Unire scienza e arte, divulgando la prima attraverso la seconda.

Ecco l’obiettivo del Sissa Summer Festival che quest’anno, nelle scorse settimane, ha festeggiato i 40 anni della Scuola triestina con una serie di eventi nell’Anfiteatro della stessa.

Tra musica e spettacolo si è guardato alle scoperte scientifiche e alla ricerca con uno sguardo diverso.

 

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Il fuoco del radio. Dialoghi con Madame Curie

Tra gli spettacoli andati in scena una produzione de La Contrada. Teatro Stabile di Trieste, dal titolo “Il fuoco del radio. Dialoghi con Madame Curie” che ritorna in scena dopo alcuni anni.

Al centro della narrazione un’improbabile intervista, condotta da Francesco Godina, con Madame Curie- una Ariella Reggio sempre sul pezzo- e con la figlia Irène Joliot-Curie.

Il presentatore Godina cercherà di scoprire un po’ di più del lavoro della Curie scontrandosi con la concentrazione della scienziata, con una serie di ricordi legati alle scoperte e al lavoro della Curie e del marito.

Scontrandosi però anche con il conflitto che emergerà con un altro personaggio: Lise Meitner, fisica austriaca emigrata forzatamente in Svezia nel 1938 in quanto ebrea, che scoprì la fissione nucleare.

Avventura, curiosità, creatività.

Avventura, curiosità, creatività. Con queste parole Marie Curie parla della scienza e del lavoro dello scienziato a un convegno internazionale a Madrid, nel 1933.

Queste tre parole contraddistinguono anche il testo portato in scena, non una biografia della scienziata ma la narrazione tramite l’arte di alcuni momenti e scoperte epocali.

Il fuoco del radio. Dialoghi con Marie Curie, racconta la storia di uno spaccato della fisica della prima metà di questo secolo, quella che va dalla scoperta della radioattività fino alla radioattività artificiale e alla fissione nucleare e, quindi, alla costruzione della bomba atomica.

Tra l’altro, e lo fanno notare anche le due protagoniste in scena, Madame Curie fu la prima donna a ricevere il Premio Nobel e a riceverne due in totale, mentre la figlia ne vinse uno.

“Anche la mente umana può cambiare il corso della storia”

Gli altri eventi

Gli altri due eventi in calendario per trasmettere l’idea di una

scienza aperta e creativa

sono stati “La Conquista delle Felicità – dialogo tra Bertrand Russel e Cassiopea”, uno spettacolo di Trento Spettacoli e “Forma, Metro, Misura – melodie tra canto e scienza”, un concerto del Sedicetto del PoliEtnico, il coro del Politecnico di Torino

Uno scatto da “La conquista della felicità”

Una Scuola dove formazione significa ricerca

 

 

Alcuni cenni sulla Sissa

La SISSA, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, è stata fondata nel 1978 ed è un centro scientifico di eccellenza in termini nazionali e internazionali.

Si trova in Italia, nella città di Trieste, e conta 71 professori, circa 115 post-doc, 181 studenti di dottorato e 102 persone con mansioni tecnico-amministrative. Situata in una posizione scenografica, sull’altopiano carsico, la Scuola è circondata da un parco di oltre centomila metri quadri e offre un spettacolare panorama sul Golfo di Trieste.

Tre sono le principali aree di ricerca della SISSA: Fisica, Neuroscienze e Matematica.

 SISSA

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