Remo Anzovino e l’alba dei tram

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Remo Anzovino posa le sue mani sulla memoria di Pasolini e caccia dal cilindro un piccolo capolavoro come L’Alba dei Tram.

Ho immaginato un racconto sonoro, un percorso musicale e ad ogni fermata di questo tram, un passaggio della vicenda pasoliniana che più mi ha emozionato, abbinandolo a una mia musica che, a suo tempo, è nata sotto la stessa influenza

Remo Anzovino - L'Alba dei Tram
Copertina del disco L’Alba dei Tram (Foto di Dino Pedrali)

Non poteva mancare la musica nella settimana dedicata alla celebrazione del 40° anniversario della scomparsa di Pasolini ed a rappresentarla è stato Remo Anzovino che, alla Sala Bartoli del Teatro Rossetti di Trieste, ha presentato il suo ultimo disco “L’Alba dei Tram“, dedicato proprio a Pier Paolo Pasolini.

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Intervistato da Mitja Gialuz, Presidente della Barcolana, Remo Anzovino ha raccontato in parole e musica la nascita del suo ultimo lavoro che si avvale della collaborazione di Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, che ha scritto il testo e Mauro Ermanno Giovanardi, fresco vincitore del Premio Tenco 2015 quale Miglior Album Assoluto Italiano (Il Mio Stile), che ha prestato la sua voce al brano che dà il titolo all’album.

Ma a rendere ancora più prestigioso questo brano è l’intervento musicale dell’Orchestra d’Archi Italiana, diretta dal Maestro Stefano Nanni, che ne ha curato l’arrangiamento, con il tema di viola interpretato in modo sublime da uno dei più grandi solisti classici al mondo, Danilo Rossi, prima viola dell’Orchestra de La Scala Milano.

Il quadro scenografico della presentazione è sontuoso poiché le sedie ed il pianoforte si trovano contornate dalla mostra fotografica I funerali di Casarsa, città natale della madre del poeta, dove si tennero i funerali che volevano essere privati, dopo quelli ufficiali tenutisi a Roma, ma che videro la partecipazione di migliaia di persone che volevano rendere omaggio all’artista ed intellettuale. Presente quel giorno il giovane fotografo triestino Claudio Erné, che di quel giorno, ha tramandato ai posteri un racconto fotografico in cui si coglie tutto il pathos del momento.

E, da amanti dell’immagine, non possiamo non citare la fotografia di copertina di Dino Pedrali, definito il “Caravaggio della fotografia del Novecento” ed autore dei più famosi e bei ritratti di Pasolini , che a sua volta ha voluto omaggiare il progetto di Anzovino.

 

“Questo mio piccolo lavoro non ha nessuna pretesa di esaustività né tanto meno di spiegare Pasolini.  Questo, naturalmente, è un compito degli studiosi. Sono solo un musicista, che appartiene a questo tempo, devoto a quel pozzo senza fondo di libertà e rigore del pensiero, al lascito incommensurabile di ogni suo scritto, di ogni suo fotogramma. Questo disco è solo un insieme di immagini, che spero possano scaturire dai suoni e possano stimolare a rileggere o – per i più giovani – scoprire per la prima volta pagine universali dalla forza dirompente, ancora oggi, e forse ancora più oggi, indispensabili.”

 

 

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TRACKLIST:

  • L’Alba dei Tram – canzone per Pasolini (musica Remo Anzovino, versi Giuliano Sangiorgi, voce Mauro Ermanno Giovanardi)
  • Aria – via da Casarsa
  • Metropolitan – le braccia di Roma
  • Transoceano – il sogno di New York
  • Amante – linguaggio dell’eros
  • Natural mind – la cultura degli analfabeti
  • Dove sei – Supplica a mia madre
  • Tabù – i nudi di Pedriali
  • Orient Island – Il fiore delle Mille e una notte
  • Due dita – canzonette nel jukebox
  • Giostra – sacro è il calcio
  • Cammino nella notte – la scomparsa delle lucciole
  • Spasimo – il golgota dell’idroscalo
  • Inilosap – musica per Pasolini

Il progetto è stato ritenuto di alto valore culturale e ha ricevuto il sostegno di Le Vigne di Zamò, Ilcam spa e Bcc Pordenonese e la collaborazione del Centro Studi Pier Pasolini e del Comune di Casarsa.

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