Sara Alzetta inaugura il ridottino del Miela con La Maria Farrar

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Si è inaugurata l’altro ieri la nuova sala “ridottino” del Teatro Miela-Bonawentura: lo spettacolo inaugurale, inserito all’interno della rassegna ON/OFF e che andrà in scena ancora l’8 febbraio alle 21, è “La Maria Farrar” con protagonista l’attrice triestina Sara Alzetta e la regia di Manlio Marinelli.

A Maria Farrar, infanticida rinchiusa in carcere e che per il suo crimine viene uccisa dalle altre detenute, Bertolt Brecht dedica una delle sue poesie più belle, che si conclude dicendo:

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Voi, che partorite comode in un letto e il vostro grembo gravido chiamate «benedetto»!

ascoltate in silenzio la storia della Maria Farrar

contro i deboli e i reietti non scagliate l’anatema. Fu grave il suo peccato, ma grande la sua pena. Di grazia, quindi, non vogliate sdegnarvi: ogni creatura ha bisogno dell’aiuto degli altri.

Ecco, questo “mantra” viene a interrompere, stemperare o acuire le emozioni portate da questo intenso e profondo spettacolo.

Un’ora in cui Sara Alzetta da’ prova di una strepitosa bravura mentre presta la sua voce e interpretazione a una Maria Farrar dei nostri giorni, meridionale ma emigrata a Torino con le prime migrazioni meridionali che ci racconta gli eventi e le situazioni e all’epilogo che noi tutti conosciamo.

L’impatto emotivo quando racconta delle vessazioni da parte della madre, dell’abbandono, del clima nel convento in cui viene poi accolta e dei soprusi di cui si trova vittima è per fortuna stemperato da momenti in cui il monologo diventa polilogo.

Ulteriore difficoltà superata brillantemente per la protagonista e unica attrice dello spettacolo è infatti il ritrovarsi a dialogare con vari personaggi e in vari dialetti.

Nel buio di una cella sottoterra del convento fa conoscenza con un sorcio romanesco, il “rettile” come lo chiamavano e come lo chiama lei (la stessa persona da cui poi subirà violenza e che la renderà madre) è veneto ma le si presenta perfino dal Paradiso una Madonna romagnola.

Non paghi delle sofferenze inflittele, ci sarà poi il giudizio per il peccato commesso, sia in tribunale sia con quel processo mediatico tra psicologi e politici pronti a discutere del suo reato che tanto rimanda alla nostra stretta attualità.

“La Maria Farrar” è uno spettacolo che ti stritola lo stomaco ma è anche uno spettacolo da vedere perché ha per protagonista una grande attrice con una capacità interpretativa impressionante e capace di passare da momenti molto intensi a momenti della leggerezza più assoluta.
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