Sebastiano Somma in scena con “Uno sguardo dal ponte”

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Una sorprendente e drammatica interpretazione di un personaggio complesso come quello di Eddie Carbone è quella che ha dato Sebastiano Somma, protagonista di “Uno sguardo dal ponte”, per la regia Enrico Lamanna, ieri sera al Teatro Comunale di Cormons.

Sebastiano Somma in Uno sguardo dal ponteArthur Miller con “Uno sguardo dal ponte”, scritto nel 1955 riprende una pagina importante della nostra storia: l’emigrazione italiana in America negli anni Cinquanta e quella ricerca del sogno americano che i nostri connazionali hanno inseguito.

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Fotografa la situazione del suo paese raccontando uno spaccato del nostro paese con quella che può essere considerata una tragedia popolare a tutti gli effetti.

In questo contesto si snoda la vicenda, ispirata a un fatto di cronaca realmente accaduto e che molto aveva colpito Miller, una storia sì di amore insano ma anche una storia di degrado sociale

Passavano le settimane e un destino si manifestava…

racconta l’avvocato Alfieri, personaggio e narratore della vicenda (Gaetano Amato)

Eddie Carbone, scaricatore di porto siciliano vive a New York, dall’altra parte del ponte di Brooklyn però, con la moglie (una decisa e coinvolgente Sara Ricci) e la nipote, che ormai lui considera figlia, Catherine (Cecilia Guzzardi).

Proprio l’attaccamento tra i due è il fulcro della situazione, un attaccamento molto forte già dall’inizio ma che virerà nel drammatico con l’andare del tempo e che si acuirà quando arriveranno a casa Carbone Marco e Rodolfo.

Cugini della moglie e clandestini destabilizzeranno l’equilibrio (reale?), soprattutto quando uno dei due, Rodolfo, si innamorerà, ricambiato, di Catherine.

In quel momento per Eddie vacillerà tutto e non serviranno a niente le suppliche della moglie e il ricordargli l’amore che prova o i consigli dell’avvocato, ultima spiaggia per il dramma interiore di Eddie

Ma a nulla servirà tutto questo, alla fine l’ossessione di Eddie (Somma) porterà a un tragico epilogo, annunciato sin dall’inizio

La sua era una passione, che si stava insinuando in lui come un corpo estraneo…

Interessante la scelta registica di Lamanna di ambientare la vicenda in quella casa di Eddie, Beatrice e Catherine che ha la forma di un ring dove il protagonista combatte contro tutti, cercando di proteggere sua ‘figlia’ da tutto ciò che può farle male ma anche allontanarla da lui

Un grande applauso per le musiche di Pino Donaggio, pilastro della musica italiana

Una serata di teatro civile di gran qualità, interessante, intensa e che non può non lasciare inquieti

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