Standing ovation ed emozioni con Ezio Bosso a Villa Manin

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Una standing ovation ripetuta e tantissime emozioni quelle che hanno percorso le persone accorse al concerto di Ezio Bosso, unico concerto pianistico dell’estate all’interno del “The 12th Room Tour” organizzato a Villa Manin da Euritmica.

Il pianista torinese a cui Euritmica e il Friuli voglionobene (quello di ieri è stato il terzo concerto in regione in poco più di un anno) ha portato gli ascoltatori in un viaggio emozionale nelle sue stanze.

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Una delle prime “comunicazioni” di servizio a inizio concerto è stata la richiesta di evitare le foto, i video (raccomandazione abbastanza seguita dal pubblico) poiché l’importante non era una foto che testimoniasse l’evento in cui si sarebbe notato solo un puntino lontano o “la nuca della persona davanti” ma ciò che sarebbe rimasto nei cuori dei presenti.

Emozioni e suggestioni da condividere con le persone a cui si vuole bene

E dopo un concerto, o recital o come si vuole chiamarlo, così le cose da condividere sarebbero tante

THE 12TH ROOM

Stanze fisiche come quelle, numerose, della Location (molto suggestiva!) sulla cui entrata si affacciava il pianoforte, unico elemento e protagonista della serata insieme all’uomo che l’ha accarezzato di note.

Stanze che noi uomini abbiamo iniziato a costruire quando abbiamo deciso di fermarci, luoghi fatti di condivisione ma anche di protezione, molto spesso dei momenti di condivisione.

La condivisione è stato un altro degli elementi chiave.

Bosso è un gran comunicatore, non per dovere ma per necessità personale di condividere il bello che lo circonda ma anche le notevoli curiosità e conoscenze in campo musicale e non solo.

Quella “Una melodia”, stanza della terapia o ‘ therapy room’ come l’ha definita Bosso terapeutica sia per chi l’ha composta che per chi l’ascolta o quella ‘ waiting room’ presente in un qualsiasi ambito che si affaccia sempre su una porta che

Non porta risposte ma apre a nuovi orizzonti

STANZA COME CANZONE, PREGHIERA E POESIA

Si potrebbero dire tante altre cose sulla musica, Chopin Liszt e le altre stanze. Una delle quali, la ‘stanza dolceamara’ è dedicata alla “poetessa delle stanze” Emily Dickinson.

Ma ciò che più rimane nel cuore è l’invito al sorriso, quello riconoscente nonostante l’infinita stanchezza che non ha mai abbandonato Bosso e che come dice

un sorriso avvicina più dei passi ed è disarmante

Questo è Ezio Bosso: una carezza e un sorriso in musica.

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