“Teatri greco-romani in Italia” di Vincenzo Blasi

In Italia sono numerose le località che conservano tracce di teatri antichi, greci e romani, e degli altri edifici destinati allo spettacolo. Ma quale rapporto esiste – ieri come oggi – tra gli edifici e le città in cui essi sono stati costruiti, esibiti, utilizzati? In Grecia e a Roma il teatro era solo luogo di spettacolo e di incontro, un’opera di architettura o anche l’elemento di un più vasto programma edilizio?

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Inseriti nella rete urbana o collocati lungo le coste, in altura o nelle pianure dell’entroterra, gli edifici sembrano espressioni di un’unica forma architettonica e di un medesimo fenomeno culturale. Eppure, infinite varianti estetiche e strutturali ne fanno al tempo stesso simboli di tradizione ed esempi di innovazione.

L’opera – destinata alla consultazione, allo studio, all’aggiornamento, al viaggio o alla semplice curiosità – fornisce, in un dizionario di circa duecentocinquanta voci, un’agile e completa informazione sui monumenti per spettacoli teatrali e ludici presenti sul territorio italiano. Non solo teatri greci e romani, ma anche anfiteatri, semianfiteatri a scena, odea e il cosiddetto “theatrum tectum”, circhi, stadi, ludi.

Oltre agli edifici ben visibili o accertati da rilevamenti archeologici e topografici, sono anche segnalati quelli identificati su base epigrafica, documentaria o letteraria. Il progetto è stato realizzato con il contributo di Nicola Savarese.

Il presente libro (Edizioni Cue Press, collana “Le guide del teatro”, 375 pagine con illustrazioni) risulta uno strumento prezioso ed indispensabile per comprendere al meglio i vertici e la piena riuscita di una eccezionale bellezza. Pagina dopo pagina si confrontano luoghi e siti che hanno accolto maestri della drammaturgia ma al tempo stesso autori ed esecutori i quali hanno generato mediante le loro opere un proverbiale mezzo di divulgazione e propagazione di idee, nonché riflessioni attorno alla caratura politica, sociale, morale, etica e religiosa alla base della vita di ogni singolo individuo, grazie ad una minuziosa raccolta di informazioni disposte in ordine alfabetico, seguite da una particolareggiata definizione sugli edifici destinati all’arte dello spettacolo. Le nozioni e le descrizioni restituiscono così al lettore un affascinante universo, grazie alla storica ricostruzione di Vincenzo Blasi.

L’autore

L’autore, Vincenzo Blasi, nato in Puglia, vive in provincia di Bergamo ed è insegnante di Lettere. Si è laureato all’Università di Lecce in Storia del Teatro e dello Spettacolo con una tesi sulla quinta sessione pubblica dell’Ista (International School of Theatre Anthropology). Negli anni si è interessato di antropologia teatrale e di teatro antico.

Ha pubblicato “Il teatro romano di Lecce” («Dioniso», n. 1, anno 2002) e “Da Sabratha ad Aspendos. Due teatri ai confini dell’Impero” (In scaena. Il teatro di Roma Antica, a cura di Nicola Savarese, Roma, Electa, 2007) e collaborato con la rivista online «Dionysus ex Machina».

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