Dal 17 al 26 settembre l’Istituto Italiano di Studi Germanici apre le sue porte e regala al pubblico un’occasione imperdibile: una rassegna di teatro, narrativa e musica dove gli assoluti protagonisti saranno i testi che hanno fatto la storia. Cinque appuntamenti all’aperto, accompagnati da una vista mozzafiato, con i migliori artisti del panorama italiano, da Giorgio Caputo a Manuela Mandracchia, da Bianca Nappi a Ruben Rigillo e Francesco Bonomo.
Theater/Teatro Lettura all’aperto è l’evento voluto e organizzato dall’Istituto Italiano di Studi Germanici e l’Associazione ZIP – Zone, quest’ultima già organizzatrice dell’indimenticabile rassegna al Castello Di Santa Severa.
Abbiamo il piacere di intervistare Luca Crescenzi, germanista e presidente dell’Istituto Italiano di Studi Germanici, nonché professore ordinario di Letteratura Tedesca. Germanista e traduttore, Crescenzi è l’unico italiano ad aver ricevuto la prestigiosa Thomas-Mann-Medaille, riconoscimento conferito per meriti legati alla conoscenza e alla diffusione delle opere di Mann, uno dei più grandi autori in lingua tedesca del Novecento.
Quando è nata l’idea di organizzare questa rassegna?
È nata già due anni fa dall’intenzione di aprire l’Istituto Italiano di Studi Germanici e l’edificio principale di Villa Sciarra al pubblico, almeno per una piccola manifestazione, che vorrebbe diventare un’occasione periodica. Subito abbiamo pensato a svolgere una rassegna teatrale di testi di drammi della tradizione di lingua tedesca e scandinava classica e contemporanea. La collaborazione con Zip – Zone ha poi permesso di dare corpo all’idea, seppure con un anno e mezzo di ritardo dovuto alla pandemia.
Come si svolgerà l’intera manifestazione?
Ci saranno cinque incontri dedicati ad altrettanti testi: due drammi di Schiller (I Masnadieri e Maria Stuart) e uno a testa di Ibsen (Peer Gynt), Schnitzler (Girotondo) e Brecht (Dialoghi di profughi). Ovviamente non sarebbe stato possibile realizzare spettacoli integrali all’interno degli spazi dell’Istituto, così abbiamo deciso di optare per delle letture teatrali. Verranno lette da attori importanti alcune scene delle tragedie e delle commedie in programma che saranno introdotte e collegate fra loro da una voce narrante che si occuperà anche di suggerire possibili chiavi di ascolto e di lettura dei testi.
Qual è stato il suo primo approccio ai testi tedeschi?
Mah, è una storia che risale ai tempi del liceo (quindi a più di 40 anni fa) quando la letteratura tedesca e austriaca erano state riscoperte dopo il lungo gelo seguito ai decenni del dissidio storico fra Italia e mondo tedesco. Ci fu all’epoca una grande ondata d’interesse favorita da tante cose: una generazione di studiosi capaci di farci leggere in modo nuovo i testi, una casa editrice (Adelphi) che molo ha fatto per la diffusione della cultura mitteleuropea in Italia. Io, in particolare, avevo una bravissima insegnante di letteratura, molto sensibile a tutto ciò che di nuovo o poco conosciuto avveniva in ambito letterario e da quello scambio è nato un interesse che, a quanto pare, è risultato molto duraturo.
Qual è il suo autore preferito?
Franz Kafka. A 12 volevo già scrivere un libro su di lui. Adesso sono forse vicino a realizzare quel progetto infantile.
E il testo che ama maggiormente?
Sono un’infinità. Dovendo operare una scelta secca (ed escludendo il Faust di Goethe, perché è una banalità) direi La montagna magica di Thomas Mann.
Questa rassegna sarà l’occasione per far visitare al pubblico dei posti non sempre visitabili. Quali saranno?
La rassegna dovrebbe aver luogo – pioggia permettendo – sulla terrazza inferiore dell’edificio principale della villa, che solitamente è chiuso perché l’accesso è riservato ai ricercatori, ai funzionari e ai tecnologi che lavorano nell’Istituto. In caso di maltempo l’Istituto aprirà comunque le proprie porte e, in particolare, quelle della sala convegni. Sarebbe un peccato però, perché la vista dalla terrazza è davvero di rara bellezza.
Cosa vorrebbe le dicesse il pubblico alla fine di uno spettacolo?
Che ha visto qualcosa di unico e che ha scoperto o riscoperto un testo meraviglioso. Del resto, per non rischiare, in occasione di questa prima rassegna, abbiamo scelto cinque autentici capolavori. Forse non molti conoscono il Peer Gynt di Ibsen o i Dialoghi di profughi di Brecht e forse anche quella commedia geniale che è Girotondo di Schnitzler è meno noto di qualche anno fa, quando veniva rappresentato nel corso di quasi ogni stagione teatrale, ma sono anche questi tre testi straordinari e saranno introdotti dai massimi specialisti degli autori e recitati da grandissimi attori.
Anche lei “sarà in scena” il 17 settembre insieme alle attrici Federica Marchettini, Antonella Britti e Giorgio Caputo. Cosa deve aspettarsi il pubblico?
Be’, intanto la lettura di diverse scene drammatiche scritte da un genio del teatro e recitate da due bravissime attrici. Quello sarà il cuore dello spettacolo. Personalmente, invece, introdurrò il testo e narrerò quello che avviene fra le scene. Pur dovendo selezionare, abbiamo cercato di mantenere la stupenda simmetria drammatica di quell’opera e abbiamo conservato le scene-chiave, fra cui lo scontro fra le due regine che è veramente uno dei capolavori del teatro tedesco di tutti i tempi.