Debutta il 2 dicembre al Teatro de’ Servi di Roma Ti dedico una canzone.  Lo spettacolo di Antonio Romano, regia di Antonio Grosso, con Carlotta Ballarini, Antonello Pascale, Antonio Romano, Maria Scorza in scena fino al 19 dicembre 2021. Abbiamo intervistato l’autore di questa storia autobiografica.

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Qual è la storia che ci racconti?

Racconto la storia della mia famiglia, in particolare dei miei genitori che, nella Napoli degli anni ’80, affrontavano la vita con ottimismo nonostante le difficoltà economiche e i grandi sacrifici che ne derivavano. 

In particolare, ho voluto parlare della vita di mio padre, operaio di un cantiere, vittima dell’amianto. La durezza di questa esperienza si è tradotta in un progetto artistico di denuncia ma non nella maniera classica. Ho raccontato questo grosso problema sociale, attraverso numerose trovate comiche e umoristiche dettate anche dal carattere allegro e trascinante di mio padre.

Un racconto autobiografico. Quanto è doloroso ma allo stesso tempo catartico mettere sul palco pezzi di vita vissuti?

Raccontare questa storia è stato molto doloroso. Un testo scritto e nascosto in un cassetto che dopo tanti anni ho deciso di mettere in scena. L’esigenza era quella di superare le mie paure derivate dalla durezza di quella esperienza.

La regia affidata alle sapienti mani di Antonio Grosso. Il risultato è quello che si aspettava? Se fosse stato il regista avrebbe modificato qualcosa?

Quando ho fatto leggere il testo ad Antonio Grosso se n’è subito innamorato e non ho avuto dubbi che la sua regia sarebbe stata impeccabile, rispettando un racconto comico e commovente. Se avessi voluto modificare qualcosa? No! Ho trovato le sue idee estremamente brillanti.

Torna in scena per la prima volta dopo la pandemia. Quanto valore ha per lei questa messa in scena?

Per me ha un doppio valore: ritornare a fare teatro e farlo con un testo a me molto sentito.

Il messaggio principale di questo testo?

Denunciare due grandi temi sociali: la sicurezza sul lavoro e i limiti entro i quali confinare la vita lavorativa e la vita privata

Un complimento che spera di ricevere?

Avevi un padre ECCEZIONALE!

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