Tre registi e tre declinazioni del cinema al Festival del cinema latinoamericano

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Un festival di cinema può essere anche occasione di confronto e condivisione di esperienze tra pubblico e registi. Occasione che si è tenuta mercoledì mattina con l’incontro con Ricardo House, Ignacio Agüero e Alex Quiroga alla Scuola Superiore per interpreti e traduttori di Trieste (SSLMIT)

Tre modi diversi di declinare l’argomento cinema: a) l’introduzione del cinema nelle scuole, 2) il progetto di televisione educativa e 3) cinema a basso budget.

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IGNACIO AGUERO

Agüero, cineasta cileno e protagonista della retrospettiva di questa edizione, ha portato la sua esperienza nel “Frente del no”: un programma andato in onda per 15 minuti durante 30 giorni.

Il “Frente del no” aveva l’obiettivo di eliminare la dittatura di Pinochet e si rivelò un interessante esperienza di comunicazione politica, esperienza che oggi sarebbe praticamente impossibile, dati la situazione e gli strumenti di comunicazione completamente diversi.

Il regista si esprime come cineasta e artista ma anche come insegnante in un Master di cinema e porta avanti il progetto “ZERO IN CONDOTTA”, rete che sviluppa idee per rendere possibile l’entrata  del cinema nelle scuole.

RICARDO HOUSE

Autore cileno- messicano, ha dedicato una trilogia- il terzo “La batalla futura” è stata protagonista in questa edizione del Festival ( e un quarto film è in lavorazione)- alla figura di Roberto Bolano, scrittore e poeta.

Ma più che poeta, House ha descritto Bolano nel suo lato rivoluzionario e contestatore, uno dei capisaldi del cosiddetto “InfraRealismo”

Il percorso riguardante la televisione educativa gli ha permesso nel corso degli anni di viaggiare molto e portare avanti quella passione e quel desiderio, che coltivava fin da piccolo, di fare documentari.

ALEX QUIROGA

Terzo a raccontare la sua esperienza ai ragazzi, Quiroga ha raccontato del suo progetto di cinema a basso budget , presentato a Madrid, che prosegue ormai da 17 anni.

Avevo già un progetto in un’azienda, ma il volevo fare cinema, con passione

Il regista è stato protagonista a Trieste, nella sezione Eventi Speciali-Premio Arcoiris, con “Our Héroes”- “A nuestros heroes” che è un omaggio ad Alfred Hitchcock.

Ha maturato questa idea per due anni nei quali si è messo in contatto con diversi attori che condividevano la sua stessa ammirazione per Alfred Joseph Hitchcock e l’entusiasmo per il progetto che consta di sei diverse storie.

UN’OCCASIONE PER GLI STUDENTI

L’incontro è stata un’occasione anche per gli studenti che si laureeranno interpreti per mettersi  alla prova traducendo  simultaneamente dallo spagnolo gli interventi degli autori

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