L’ultimo Un caffè con.. ripercorreun convegno di trent’anni fa. “Identità, confine. Geografie, modelli, rappresentazioni” è il volume, edito da Mimesis, costituito dagli atti inediti del convegno “Identità e confine” organizzato nel 1991 da Alpe Adria Cinema e vi ritroviamo oltre quaranta voci autorevoli tra storici del cinema, scrittori e filosofi riflettono sul tema dell’identità e confine. A presentarlo, sempre alle ore 11:00, intervengono il curatore Leonardo Quaresima con Nicoletta Romeo e Fabrizio Grosoli.

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Dalle 14:00  il focus sul cinema polacco Wild Roses: Registe In Europa propone ben 3 film.

Si comincia con  SOMETHING BETTER TO COME (Qualcosa di meglio verrà) di  Hanna Polak, DK – PL, 2014, col., 110’ v.o. russa/ sott. it.

Il suo nome è Jula. La sua casa è la discarica più grande d’Europa, nella periferia di Mosca. Questa è la storia della sua vita. Something Better to Come è stato presentato all’IDFA 2014 di Amsterdam dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria e ha vinto il premio Miglior Documentario al 26° Trieste Film Festival.

Si prosegue alle 16:00 con DZIKIE RÓŻE (Rose selvatiche) di Anna Jadowska, PL, 2017, col., 89’ v.o. polacca / sott. it.

Ewa, 27 anni, ha un segreto da mantenere disperatamente. Mentre suo marito lavora all’estero, lei partorisce un figlio illegittimo e lo dà segretamente in adozione. Uno sguardo senza moralismi sul dilemma della maternità.

Alle 17:45 è quindi il momento di WIEŻA. JASNY DZIEŃ (La torre. Un giorno luminoso) di Jagoda Szelc, PL, 2017, col., 106’ v.o. polacca / sott. it. film in anteprima italiana che ci cala in una famiglia alle prese coi preparativi per un ricevimento e per una cerimonia religiosa. In occasione della Prima Comunione della figlia, Mula riceve la visita di sua sorella Kaja che manca da tempo. Non è un incontro felice, Kaja è temuta da tutti in famiglia.

Alle 19:45 si tiene la SERATA DI CHIUSURA con l’annuncio dei vincitori della 32. edizione del Trieste Film Festival

Alle 21:00 viene proposto come Evento Speciale il film TO VLEMMA TOU ODISSEA (Lo sguardo di Ulisse) di Theo Angelopoulos, GR – F – I – D – GB – YU – RO – AL – BIH, 1995, col. & b-n / 176′ v.o. inglese – greca – albanese – serbo-croata – rumena – macedone – tedesca / ì sott. it.

Un regista greco-americano, noto semplicemente come A., torna nella sua città natale nel nord della Grecia per la proiezione del suo ultimo controverso film. Ma la vera ragione per cui è tornato è quella di rintracciare tre bobine di pellicola, scomparse da tempo, dei fratelli Manakis, mitici pionieri del cinema che viaggiarono attraverso i Balcani, ignorando conflitti nazionali ed etnici, filmando persone comuni, in particolare artigiani.

Alle 23:30 si chiude con il TSFF PARTY, la festa di commiato del Trieste Film Festival. La festa è su registrazione sulla piattaforma Zoom e l’evento viene pubblicato sulle pagine social del Festival. Le “master of ceremonies” saranno le dj Zwei Knödel, al secolo Laura Bussani e Maddalena Della Libera.

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