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ULTIMA GIORNATA DI FESTIVAL: INCONTRI CON GLI AUTORI, “LA DOPPIA VITA DI VERONICA” PER L’OMAGGIO A KIEŚLOWSKI, FILM FUORI CONCORSO E A “VARCARE LA FRONTIERA” SI PARLA DI PASOLINI

 

ALLE 20:30 LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE E A SEGUIRE “CHANT D’HIVER”, ULTIMO CAPOLAVORO DI OTAR IOSSELLIANI

 

SABATO 30 GENNAIO

www.triestefilmfestival.it

 

Sabato mattina alle 11:00 al Caffè San Marco si tiene l’ultimo appuntamento con gli autori, che saranno coinvolti in una chiacchierata collettiva informale con spazio Q&A: Alexis Alexiou (regista / director Tetarti 04:45 / Wednesday 04:45), Laila Pakalniņa (regista / director Ausma / Dawn)

 

Alle ore 12:00  lettura dei vincitori del 27. Trieste Film Festival

 

Le proiezioni di quest’ultima giornata si aprono alle 14:00 alla Sala Tripcovich con l’Omaggio a Kieślowski. Si proietta il primo film che Irène Jacob girò con il maestro polacco Podwójne Zycie Weroniki (La Doppia Vita di Veronica). Scritto da Kieślowski e Krzysztof Piesiewicz, La Doppia Vita di Veronica esplora i temi dell’identità, dell’amore e dell’intuizione umana attraverso i personaggi di Weronika, soprano in un coro polacco, e del suo doppio, Véronique, un’insegnante di musica francese.

Alle 16:00 viene invece proiettato il film documentario fuori concorso Filmová Lázen (Film spa) di Miroslav Janek Come ha fatto a crescere uno dei più importanti festival cinematografici del panorama attuale, dal momento che per la maggior parte della sua storia è stato in balia della politica? Il festival di Karlovy Vary come i cinefili di oggi non hanno mai visto prima e un omaggio alla sua storica direttrice Eva Zaoralova.

Alle 18:00 la sezione Sorprese di Genere presenta l’ultimo film di Iglika Triffonova The Prosecutor The Defender The Father And His Son (Il Procuratore, Il Difensore, II Padre e Il Figlio): L’Aia, Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia. Due ambiziosi avvocati si affrontano nel processo a Milorad Krstić, accusato di aver commesso crimini di guerra nella guerra in Bosnia. Ispirato a una storia vera.

Alle ore 20:30 si terrà quindi la Cerimonia di Premiazione del 27. Trieste Film Festival.

I premi del TFF sono disegnati dal gruppo Claimax: “Volevamo un premio per il festival che rappresentasse l’officina della creatività, una fucina energetica come il lavoro di produzione che sta dietro alla realizzazione di un film: ecco perchè abbiamo optato per una lastra di metallo corrosa e bucata dalla luce di un laser, il tutto appoggiato su un elemento naturale come il legno. I due premiati del festival ci hanno dato molta soddisfazione apprezzando il premio ricevuto: a noi dà molta gioia pensare quel premio a Parigi nello studio di Irène Jacob e al Cinema Dacia in Romania, sotto gli occhi degli spettatori del Cinema di Victor Purice!”

Alla Cerimonia seguirà la proiezione di Chant d’Hiver  (Canto d’Inverno) di Otar Iosselliani, una commedia caotica e affascinante sui sogni, sull’amore, sulla vera amicizia e sulla speranza in un domani migliore. L’ultimo capolavoro del grande regista georgiano.

Segnaliamo inoltre che alle 14:00 al Cinema dei Fabbri Muggia Teatro Cabaret  presenta “La Verità Negata”, spettacolo di e con Carlo Infanti, una produzione teatrale all’avanguardia sui 55 giorni che hanno cambiato per sempre la storia d’Italia e che hanno visto nell’assassinio di Aldo Moro una delle pagine più tristi, tetre e misteriose delle democrazie moderne.

Dalle ore 16:00 sempre al Cinema dei Fabbri si apre invece l’ultimo capitolo di “Varcare La Frontiera” con Pasolini e il paesaggio. Le proiezioni saranno introdotte da  una conversazione tra Angela Felice (dir. Centro studi Pier Paolo Pasolini), Luciano De Giusti (prof. di Storia del Cinema dell’Università di Trieste), Chantal Vey (artista).

A seguire la proiezione di Pasolini e… la forma della città di Paolo Brunatto, episodio della trasmissione televisiva RAI Io e…, in cui Pasolini riflette sulla città e sul paesaggio; Pier Paolo Pasolini e i confini. Memorie a Est del corsaro del Novecento di Martina Vocci, documentario realizzato da RTVSLO – TV Capodistria in cui il confine orientale è la chiave per raccontare la vita di Pasolini; Controcorrente #1 di Chantal Vey, 30’, video che si ispira, seguendone in senso inverso il percorso, a La lunga strada di sabbia, il reportage condotto da Pasolini nell’estate del 1959; e infine Comizi d’amore di Pier Paolo Pasolini, film-inchiesta realizzato da Pasolini nel 1963 sugli italiani e la sessualità.

Il programma completo con tutti gli orari e le modalità di accesso alle proiezioni sono sul sito www.triestefilmfestival.it.

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