Si è svolta ieri sera, presso il Rossetti di Trieste, la cerimonia di premiazione per i film in concorso in questa 30a edizione del Trieste Film Festival, ma la kermesse di proiezioni ed eventi continuerà fino al 25.

Come ogni anno il livello delle proiezioni è stato davvero alto. Si conferma ancora una volta l’importanza di un festival, come il TSFF, che ha nel puntare lo sguardo verso gli scenari dell’Europa Centro Orientale. Senza indugiare troppo, passiamo in rassegna i premi della serata.

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Delegacioni di Bujar Alimani è il Miglior lungometraggio
Chris The Swiss di Anja Kofmel il premio come Miglior documentario
Last Call di Hajni Kis è il Miglior cortometraggio
Il Premio Corso Salani supported by Parovel a My Home in Libia di Martina Melilli

A Delegacioni è andato anche il Premio Progetto Area Giovani, di Trieste.

Il Premio SkyArte assegnato dal canale Sky Arte HD attraverso l’acquisizione e la diffusione di uno dei film della sezione TriesteFF Art&Sound è stato attribuito a: Ruben Brandt, A GYÜJTÖ (Ruben Brandt, Il collezionista) di Milorad Krstić (Hungary, 2018)

L’EASTERN STAR AWARD 2019, assegnato a una personalità del mondo del cinema che, proprio come il festival, ha gettato un ponte tra il cinema dell’Europa dell’est e quello dell’Europa dell’ovest, va al regista MILČO MANČEVSKI, Leone d’oro nel 1994 con Prima della pioggia e autore con Dust di un western che si fa – appunto – “eastern” volando dall’America di oggi alla Macedonia d’inizio Novecento.

Il CINEMA WARRIOR – CULTURAL RESISTANCE AWARD, dedicato all’ostinazione, al sacrificio e alla follia di quei “guerrieri” che lavorano – o meglio: combattono – dietro le quinte per il cinema, premia quest’anno il direttore del Festival di Sarajevo MIRSAD PURIVATRA

Il PREMIO InCE (Iniziativa Centro Europea) 2019 (€ 3.000) va a ŽELIMIR ŽILNIK, per la coerenza estetica e intellettuale di un autore di punta del cinema jugoslavo che fin dagli anni Sessanta sperimenta forme e linguaggi nuovi e che nel suo ultimo film torna a mettere in primo piano gli emarginati di oggi da un lato e dall’altro le nuove paure delle società occidentali.

Il PREMIO CINEUROPA, assegnato al miglior lungometraggio dal primo portale europeo che promuove il cinema e l’audiovisivo, va a TERET (Il Carico) di Ognjen Glavonić (SRB – F- HR – IR – Q, 2018).

Premi attribuiti dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani

PREMIO SNCCI AL MIGLIOR FILM ITALIANO: Dogman di Matteo Garrone (Italia/Francia 2018). A ritirare il premio Marcello Fonte, (che ha portato sul palco un poco di sano cazzeggio che a questo festival un po’ manca!).

PREMIO SNCCI AL MIGLIOR FILM: Phantom Thread, (Il filo nascosto)
di Paul Thomas Anderson (Stati Uniti/Regno Unito 2017)

Premio This is it

Tony Driver- Un deportato al contrario, di Ascanio Petrini, prodotto da Giulia Achilli, Marco Alessi, Giorgio Blasi, Lucia Ferrante
(Italia/Messico)

Premio LastStopTrieste

Heath Singers (formerly known as 18°C)regista: Nadia Parfan produttore: Illia Gladshtein
Ucraina

Trieste Film Festival 2019 – Le premiazioni – Foto di Fabrizio Caperchi

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