Avevamo già apprezzato la sua bravura la scorsa stagione teatrale con Amaro calamaro, al teatro Duse. Quest’anno Marcello Paesano ci ha riprovato con un nuovo testo da lui scritto e diretto: Un cervello in due. In scena, fino al 15 marzo al teatro Kopò, due attori Marcello Paesano e Luca Comastri. In reltà i due vestono i panni di personaggi poco consueti: Leo e Poldo rispettivamente l’emisfero destro e sinistro del cervello di Leopoldo.

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Lo spettacolo, diviso in due atti, porta sul palcoscenico la parte  emotiva e quella razionale del protagonista. in continuo conflitto tra loro.

In realtà esiste anche un terzo personaggio, interpretata da Valeria Panepinto, fidanzata di Leopoldo, che compare solo in video. Si tratta dunque di una rappresentazione originale in cui si fonde il teatro tradizionale con esperienze innovative, quali le proiezioni video appunto.

La difficoltà dello spettacolo è proprio questa: una continua interazione tra gli attori in scena e il video che richiede particolare meticolosità ed attenzione, qualità che i due attori mostrano a pieno di avere. Un cervello in due non è solo una pièce teatrale ma anche un viaggio nella mente umana che si mostra nella sua intera complessità: dubbi, conflitti, ma soprattutto proiezioni e interpretazioni che la nostra psiche fa quando interagisce con il mondo esterno.

Idea originale e interessante ma con qualche piccola pecca nella regia come la scelta di dividere lo spettacolo in due atti. Con l’intervallo vengono  dilatati  troppo i tempi e ciò rischia di allentare l’attenzione dello spettatore.

Buona l’interpretazione degli attori, nel complesso il risultato è positivo.

Li abbiamo intervistati per voi!

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