Non smette di mietere successi il Jesus Christ Superstar prodotto dalla  Peep Arrow Entertainment.

Ieri sera, dopo 40 anni dallo storico film di Norman Jewison del 1973, sul palco del Teatro Sistina si è visto in scena il cast originale di Jesus Christ Superstar: uno strepitoso Ted Neeley nel ruolo di Gesùuna raffinata e dolce Yvonne Elliman in quello della Maddalena ed un arzillo Barry Dennen ad interpretare Pilato.

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Ed è stato sinceramente emozionante. Una serie interminabile di applausi e standing ovation a scena aperta come non se ne vedevano da anni a dimostrazione che gli anni passano ma il talento, se c’è, rimane permanente e cristallino.

Tant’è che lo spettacolo, rigorosamente in lingua originale e suonato interamente dal vivo dall’Orchestra di 12 elementi diretta da Emanuele Friello, è stato decretato evento teatrale dell’anno con 50 mila spettatori con scene di delirio collettivo ad ogni replica.

La regia di Massimo Romeo Piparo ha aggiunto un tocco di tecnologia che non fa che aumentare il livello generale dello spettacolo che ruota intorno alla bravura degli interpreti; oltre ai tre tenori, citiamo Feysal Bonciani, un giovane interprete di cui si sentirà sicuramente parlare in futuro, scelto dal regista e da Ted Neeley per la somiglianza con Carl Anderson, il Giuda nero del film, scomparso nel 2004, Paride Acacia nel ruolo di Hannas, Emiliano Geppetti (Simone), Francesco Mastroianni (Caifa), Salvador Axel Torrisi (Erode), Riccardi Sinisi (Pietro),

A completare lo spettacolo un ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce, con le scenografie di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso ed i costumi di Cecilia Betona.

“Leggendo i Vangeli sembra quasi scontato che il sottofondo musicale debba essere Rock. Che l’ambientazione più adatta sia un deserto con alcuni elementi architettonici statici e animati dalla sola potenza della musica. Che l’epoca più giusta per la loro rappresentazione siano gli anni ’70. Eppure prima di ‘Jesus Christ Superstar’ non era così. Ecco perché l’Opera di Webber e Rice è entrata nel Mito. E quel Mito non va assolutamente dissacrato, re-interpretato, elaborato: va rispettato, omaggiato, celebrato”.

(Massimo Romeo Piparo)

Rimarrà per anni l’emozione della voce di Ted Neeley (classe 43) che fa letteralmente venire giù il Sistina.

 

Al Teatro Sistina di Roma fino al 28 settembre per poi proseguire in una storica data all’Arena di Verona il 12 ottobre

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