Presentato il nuovo film dei fratelli Vanzina Un matrimonio da favola.

 L’intero cast di “Un Matrimonio da favola”, ad eccezione di tre elementi, era presente alla conferenza stampa che si è svolta immediatamente dopo la proiezione al Cinema Adriano di Roma: parliamo di Paola Minaccioni al lavoro con Massimiliano Bruno e Riccardo Rossi che sta girando in questi giorni il suo primo film prodotto da Rai Cinema, oltre ad Adriano Giannini.

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Un cast robusto che vede la presenza di alcuni degli attori più amati in Italia.

Un film da comico si fa a tratti sentimentale con la voglia di raccontare la storia di 5 compagni di scuola che si rivedono dopo venti anni e sono costretti a fare dei bilanci delle proprie vite anche se questo, come viene fuori alla fine del film, è solo il primo tempo della loro storia.

Il motivo dell’incontro è dato dal matrimonio a Zurigo di Daniele (Ricky Memphis in buona forma) con la ricca figlia di un banchiere, la bellissima Andrea Osvart. Tra gli ex compagni invitati c’è Alessandro, interpretato da Giorgio Pasotti, un militare che si rifiuta di fare outing e rivelare la propria omosessualità e Stefania Rocca nei panni di Luciana, l’ex maschiaccio delle banda ancora segretamente innamorata di Alessandro malgrado sia ormai sposata con il pignolo e tremendo Fabio (Riccardo Rossi).

Lo sciupafemmine Luca, un Adriano Giannini che raramente avevo visto così in palla, non è cambiato molto dalle superiori, mentre Giovanni alias Emilio Solfrizzi, in cerca della prima fuga d’amore con la “ruspante” Sara (Ilaria Spada), si troverà a dover gestire l’arrivo improvviso della terribile moglie avvocato matrimonialista impersonata da una Paola Minaccioni un po’ troppo sopra le righe per i miei gusti. Un uomo meschino quello portato in scena da Solfrizzi che vive nella menzogna, ma non esattamente il classico fedifrago in cui spesso ci siamo imbattuti in altri film del genere.

Impossibile non citare anche lo spassoso zio Remo, salito a Zurigo con la mamma dello sposo. Esilarante sia sullo schermo che in conferenza lo straripante ed abbronzato Max Tortora, mattatore della conferenza stampa con gag e siparietti “alla Sordi”.

Il suo personaggio è l’unico che non ha una parabola e che Max ha confessato di essersi molto divertito ad interpretare. Un  romano “disturbatore” il suo, classico da commedia.

Un ultimo cenno per sottolineare i costumi frutto del lavoro efficace di Daniela Ciancio che già aveva lasciato il segno ne “La grande Bellezza”.

Un film leggero che poco aggiunge alla carriera dei Vanzina, salvo la possibilità di qualche buon incasso al botteghino che non stenterà ad arrivare malgrado i primi caldi. Su tutte citerei la gag della Minaccioni che crede il marito di Stefania Rocca un ritardato: un meccanismo davvero perfetto.

Enrico Vanzina: “Quando scoppiò anni fa il mito della commedia all’italiana per un regista francese era un onore sentirsi dire che si rifaceva a quel filone. Ora è il contrario, ci hanno detto per complimentarsi con noi, che sembra una commedia francese. Segno che cambiano i tempi ma è una cosa che ci fa molto piacere perché i francesi in questi ultimi anni hanno fatto commedie pulite e spiritosissime che hanno fatto grande successo”.

Una discreta sceneggiatura  che in questa occasione oltre al lavoro di Enrico e Carlo Vanzina si avvale pure di Edoardo Falcone.

Da dove viene la vostra “ossessione” per il Prenestino citato ancora una volta in un vostro film?

“Dalla piscina di “Amarsi un po’”, quando vogliamo far riferimento a qualcosa di molto romano ci viene in mente il Prenestino che è simbolo di un certo tipo di romanità che ancora resiste, diverte e piace molto. Comunque a proposito di filologia romana noi andiamo anche fieri di una parola che inventò una nostra amica riguardo Torpignattara (altro quartiere romano). Un neologismo riguardo i suoi abitanti: tipici romani un po’ coattelli di tanti anni fa che chiamammo i “Torpigna”. Sarebbe curioso far notare come ora a “Torpigna”non è più facile come un tempo trovare quelle figure un tempo così frequenti…”

Carlo Vanzina: “Nel dna del film ci sento “Quattro matrimoni e un funerale”, “Tre uomini e una pecora”, ma pure “Il grande freddo” per citare un esempio illustre”.

Il film è prodotto da Fulvio e Federica Lucisano , una produzione Italian International Film con l’apporto di Rai Cinema.

Distribuito in 400 copie da 01 Distribution, “Un matrimonio da favola”  sbarcherà nelle sale italiane giovedì  10 aprile.

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