STAND UP COMEDY: AL TEATRO A L’AVOGARIA DI VENEZIA IL MEGLIO DELLA COMICITA’ VIETATA AI MINORI
Quattro appuntamenti con i comici più irriverenti nel panorama nazionale

“Contumelie” di Filippo Giardina darà il via il 26 aprile 2016, ore 21.00, alla rassegna di Stand Up Comedy in programma Teatro a l’Avogaria di Venezia (Dorsoduro 1607, Corte Zappa). Un ciclo di appuntamenti, a cura di Nicoló Falcone volto di Natural Born Comedians sul canale Comedy Central di Sky, coadiuvato da Maddalena Pugliese, dedicato ad una comicità irriverente, senza orpelli e censure, ritenuta dai più scomoda e dissacrante, e riservata ad un pubblico adulto.

La stand up comedy è un genere di commedia dove l’artista interpreta dei monologhi in modo corrosivo all’insegna del politicamente scorretto dove si distruggono i luoghi comuni per infrangere le sicurezze dell’essere umano, una comicità non per tutti con un linguaggio diretto e talvolta offensivo che va senza preamboli alla pancia delle persone. Una commedia dove l’attore in primis fa ridere di se’ per poi passare ad attaccare gli altri, nello specifico le certezze dello spettatore.

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Quattro gli spettacoli: si parte con Contumelie, monologo satirico di Filippo Giardina, che dopo le esperienze su Sky e sul programma Nemico Pubblico di RAI3 approda all’Avogaria con un nuovo one man show. Un viaggio comico negli abissi della tristezza esistenziale. Il ridere come antidoto al disfattismo e al nichilismo contemporaneo. Prendere e prendersi in giro per sentirsi meno soli. Il mondo non cambia, il mondo non si salva, l’unica speranza è di sfracellarsi col sorriso sulle labbra. Con Giardina si sviluppa un punto di vista differente rispetto alla classica comicità nazionale, con monologhi ferocemente divertenti su temi controversi quali pornografia, religione, incesto, cancro, alcolismo, tossicodipendenza, depressione.

Martedí 10 maggio invece saranno in scena tre stand up comedian che vivono a Roma: Francesco Frascà, Stefano Rapone e Daniele Tinti con “Tre comici discretamente divertenti“. Già apparsi in entrambe le edizioni del programma “Natural Born Comedians” su Comedy Central, si alterneranno sul palco portando un monologo ciascuno, ognuno con uno stile diverso. Francesco Frascà è un comico osservazionale, che spesso si concentra sui problemi di vita quotidiana e sulle interazioni sociali che ha o è costretto ad avere con la gente. Stefano Rapone si distingue per una comicità monotono, quasi depressiva, che si scontra invece con la violenza delle critiche che il comico rivolge verso se stesso e verso il mondo.Daniele Tinti fa stand up comedy per mettere ordine ai pensieri che gli girano per la testa. Sfrutta i suoi monologhi autoironici per lanciare qualche frecciata alle stranezze del mondo che lo circonda.

Si prosegue sabato 21 maggio con “Edoardo Ferrario Live” e “Luca Live Show Ravenna”.
Il primo, collaboratore di Sabina Guzzanti e Serena Dandini, offrirà’ un monologo di stand up comedy sulla nostra epoca animato da personaggi tanto assurdi quanto familiari: frati trappisti, organizzatori di sagre paesane, fratelli famosi, giovani storici dell’arte, assistenti universitari, criminali umbri, proprietari di compro oro dal fosco passato e, per la prima volta su un palcoscenico, lo zio di Bob Dylan. Il secondo porterà sul palco il racconto di un ragazzo a posto che racconta storie di vita vissuta: dall’epopea ospedaliera vissuta a causa di un varicocele, al conflitto con la sua famiglia ebraico-cattolico-milanese, al suo frustrante lavoro di sceneggiatore. Luca Ravenna si definisce un ragazzo “ok” con il problema di essere un po’ troppo carino per fare comicità.

Appuntamento conclusivo, il 7 giugno, con Daniele Fabbri e il suo monologo “Il timido Anticristo”, dove l’autore satirico – anche lui volto del programma Natural Born Comedians, affronta con libertà e spregiudicatezza “il clero che è in noi”, partendo dalla sua personale storia familiare e ricavandone il seme dell’universalità per entrare nell’analisi della vita di tutti, proseguendo la tortuosa ricerca del bene, ma illuminando la via con una luce ben poco spirituale. Parlare di religione, come dice l’autore, diventa ormai troppo facilmente attaccare più o meno alacremente il potere ecclesiastico, le gerarchie, gli abusi sessuali, le ingerenze nello stato, l’intrusione arrogante nel dibattito etico della società. E per questo, si trascura troppo spesso l’influenza che la religione ha sulla nostra intima moralità, sulle nostre convinzioni, sul nostro personale discernimento tra cosa è bene e cosa è male.

A fare gli onori di casa, con la sua comicità aggressiva e irriverente, sarà il veneziano Nicolò Falcone, il quale porterà sul palco il punto di vista del ragazzetto viziato a cui la vita e la famiglia non hanno fatto mancare nulla.

L’Associazione Teatro a l’Avogaria, nasce nel 1969 dalla passione e dalla tenacia di Giovanni Poli, già fondatore del Teatro Universitario Cà Foscari di Venezia, e dagli esordi si pone come laboratorio di ricerca che coniuga un metodo d’improvvisazione teatrale tra la Commedia dell’Arte e le Teorie dell’Avanguardia. In più di quarant’anni di attività ha prodotto oltre sessanta spettacoli tra cui la “Commedia degli Zanni” rappresentata con successo sui più importanti palcoscenici internazionali. Riconosciuta come uno dei centri di formazione professionale di riferimento nel Triveneto, ogni anno organizza corsi, dedicati ad appassionati e professionisti, su discipline quali recitazione, Commedia dell’Arte, dizione, storia del teatro, canto, tecnica dell’interpretazione.

Gli spettacoli, tutti alle ore 21.00, su prenotazione telefonica ai numeri 0410991967-335372889

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