Walking No Tav

Un Giorno in Val di Susa fra le pagine di un fumetto.

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Come rendere leggero un argomento che leggero non è?

 

Walking No Tav traduce con un linguaggio semplice, diretto e molto attuale il racconto di un giorno in Val di Susa.

Racconto reso vivo dalle parole di un giovane ragazzo di ventisei  anni – Dario Muratore- che, decide di vivere un’esperienza per alcuni aspetti più grande di lui e ne trae spunto per ragionare su quello che è lo specchio di questa società, in bilico perenne fra l’ipocrisia borghese e la rivoluzione.

Non solo le parole rendono efficace la comunicazione di una rappresentazione che rivela il suo magnetismo a piccole dosi durante l’intero spettacolo ma, anche l’utilizzo interattivo  della Graphic Live ad opera di Petra Trombini che, traduce con l’uso di un I-Pad i pensieri e i personaggi che il nostro protagonista incontra.

L’immediatezza della resa scenica è uno degli aspetti più convincenti di questo spettacolo portato al Fringe Festival di Roma 2013 in collaborazione con la compagnia Quartiatri .

Walking No Tav è l’impegno a non dimenticare quanti lottano credendo in ideali che spesso vanno oltre le proprie forze.

Trovare se stessi, il senso di responsabilità che passa prima attraverso l’incoscienza, è forse l’ideale più grande da poter perseguire.

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