Arriva sul palco della Contrada uno spettacolo dai toni surreali, che mette sul palco le piccole cattiverie umane ma soprattutto l’ingenuità del giovane occhialuto Zoran, che cerca di capire a fatica le bizzarrie della vita.

Zoran e il cane di porcellana, può essere considerato un prequel della versione cinematografica Zoran, il mio nipote scemo, un film del 2013 di produzione italo-slovena di Matteo Oleotto, che peraltro ha partecipato alla supervisione dei testi di questa versione teatrale.

- Advertisement -

Il nostro Zoran è un ragazzo poco meno che quindicenne e che dopo la morte dei genitori si trova a vivere con la nonna, una donna particolarmente legata ad suo cane, animale di cui non riesce più a pronunciare il nome dopo la violenta scomparsa.

Sarà proprio la scomparsa di questo cane il pretesto che innescherà una serie di meccanismi che porteranno lo spettatore via via a conoscere meglio il giovane Zoran e ad amarne la genuinità.

Non mancano i personaggi di colore come i due poliziotti a stilare verbali improbabili con gag davvero esilaranti. Imperdibili i loro intermezzi musicali!

Le interpretazioni di tutti i personaggi sono un coro perfetto intorno alla vicenda. Ottime le scelte scenografiche, che fanno venire in mente il giardino arredato del cappellaio matto.

Il testo è di Aram Kian e Andrea Collavino, che ne è anche il regista.

A divertire il pubblico: Eugenio Allegri, Elvia Nacinovich, Stefano Bartoli, Maurizio Zacchigna, Rosanna Bubola, Mirko Soldano e Giuseppe Nicodemo che ne ha curato anche l’assistenza per la regia.

I costumi sono stati realizzati da Manuela Paladin Sabanovic; le scenografie sono di Stefano Katunar mentre il disegno luci di Bruno Guastini.

 

- Advertisement -

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.