L’impetuosa opera pop “Casanova” di Red Canzian al Rossetti dal 2 al 3 marzo

Oscar Wilde diceva “quando si è innamorati, si comincia con l’ingannare sé stessi, e si finisce con l’ingannare gli altri”. E chi c’è meglio di un personaggio come Casanova, quando si parla di amore e inganni? La figura del seduttore settecentesco, amante e avventuriero dalle mille abilità, ha da sempre ammaliato le folle di ogni epoca, fino ad arrivare a noi oggi. La nostra storia inizia nel 2018, quando viene pubblicato l’affascinante romanzo di Matteo Strukul “Giacomo Casanova- la sonata dei cuori infranti”. Oggi, invece, le pagine di Strukul prendono vita e si fanno musica e canzoni nell’opera pop “Casanova” di Red Canzian.

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La storia

In una Venezia settecentesca animata dai fasti del carnevale si stanno consumando intrighi e scandali. Il seduttore per eccellenza, Giacomo Casanova, è appena tornato in città, ignaro del caos che sta per scatenarsi. L’inquisitore Pietro Garzoni, infatti, trama nell’ombra per riuscire ad arrestarlo e allo stesso tempo per conquistare il Dogado. Una terza figura s’intromette nel complotto, la contessa austriaca Von Steinberg, la quale propone a Casanova una sfida particolare: sedurre la bella Francesca Erizzo. Casanova accetta, dando così inizio ad una serie di disavventure e colpi di scena che metteranno a dura prova il libertino veneziano.

Casanova, opera pop

“Casanova” è un fenomenale progetto nato dalla passione di Red Canzian e cresciuto in un turbinio di musica, canzoni e danza fino a presentarsi sul palco teatrale come grande opera pop.

Lo stesso Red Canzian è l’autore dell’incredibile colonna sonora del musical, mentre la regia è affidata alle sapienti mani di Emanuele Gamba, attore e regista teatrale, nonché direttore artistico al Teatro Goldoni di Livorno. Gamba, con una solida esperienza alle spalle che vanta produzioni importanti e complesse, dall’opera al musical alla prosa, dall’Odissea a Madama Butterfly a Viktor und Viktoria, gestisce con maestria la monumentalità di quest’opera. Tra 35 brani cantati, 120 costumi e 30 cambi di scena, ogni tassello si inserisce con eccezionale armonia senza mai rallentare il ritmo incalzante che cattura gli spettatori. La sala si riempie di musica pop e rock, si illumina con scintille dorate e coi colori sgargianti dei costumi settecenteschi, rinnovando in maniera squisita una storia antica di secoli, ma rimanendo fedele all’anima del tempo. Lo spettacolo sconvolge ma senza stravolgere, creando un’atmosfera frizzante alla “Marie Antoniette” ( film di Sofia Coppola) arricchita dagli elementi tipici della tradizione veneta settecentesca.

Gli interpreti

Se Casanova sapeva come rendersi protagonista di ogni situazione, il protagonista assoluto della serata è stato Gian Marco Schiaretti. Attore e ballerino, Schiaretti vanta un passato fatto di grandi titoli del musical e di esperienze internazionali, tra cui West Side Story alla Royal Albert Hall di Londra. Ma non è solo la sua confidenza nel dominare il palco a conquistare il pubblico, quanto anche la sua voce potente e dalle mille sfumature. Protagonista in tutto e per tutto, la sua interpretazione è eccellente e la sua presenza riempie tutto il teatro.

Al suo fianco, nei panni della dolce Francesca Erizzo, troviamo la giovanissima Angelica Cinquantini. Nonostante la giovane età, ha alle spalle grandi esperienze professionali in tv, cinema e teatro. La Cinquantini dimostra un’incredibile presenza scenica e la sua voce soave e cristallina riesce a muoversi con agilità anche nei passaggi più complessi.

Grandi interpretazioni e grandi voci sono anche quelle di Manuela Zanier e Gipeto, rispettivamente interpreti della Contessa Von Steinberg e dell’inquisitore Pietro Garzoni. Squisitamente malvagi, accattivanti e dalle voci graffianti e potenti, incantano con la loro malizia.

Una nota di merito va anche a Jacopo Sarno, che veste i panni di Alvise, il promesso sposo di Francesca, e Paolo Barillari, nei panni di Frate Balbi. Far ridere di cuore il pubblico è un’arte e i due attori hanno saputo accendere il teatro di risate con le loro interpretazioni giocose e umoristiche.

Il corpo di ballo (composto da Mirko Aiello, Cassandra Bianco, Alberto Chianello, Eleonora Dominici, Federica Esaminato, Mattia Fazioli, Filomena Fusco, Raffaele Guarino, Vittoria Markov e Olaf Olguin) ha vivacizzato lo spettacolo in maniera unica, con freschezza, esuberanza e maestria. In un turbinio di frizzante equilibrio tra antico e nuovo, i magnifici costumi d’epoca si sono fusi alla modernità dei movimenti dei ballerini.

Scenografia

Alle spalle degli interpreti si scorgono nel frattempo sfarzose sale in stile barocco, fumose osterie e i canali della magica Venezia. Vengono proiettate le fotografie della città deserta, scattate durante la pandemia e trattate al computer. Tra i magnifici costumi settecenteschi e le luci, a volte calde, altre volte rosate, ogni scena è costruita ad arte come un piccolo dipinto. Le atmosfere sognanti e oniriche dei gran balli in maschera si tingono di pop grazie alle luci sulle tonalità del rosa e del viola. Inoltre sono da lodare alcune brillanti soluzioni sceniche, come i cespugli mobili, che hanno reso le scene ancora più animate e coinvolgenti.

L’opera pop “Casanova” è quindi un grande esempio di musical italiano, potente, passionale e curato fin nei minimi dettagli. Incanta con le sue mille sfumature e la sua magia come magica è la sua cornice, una Venezia barocca e fastosa, immortale nei suoi canali e nei suoi intrighi.

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