Stagione Sinfonica & Around the World

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Doppio viaggio musicale a stelle e strisce: a laVerdi l’America è di casa

L’Orchestra Sinfonica di Milano vola idealmente con  il suo pubblico Oltreoceano per celebrare la Festa Nazionale USA

 

Polvere di stelle (e strisce) all’Auditorium di Milano: per celebrare la Festa dell’Indipendenza americana (4 luglio), laVerdi dedica agli USA il 41° programma della Stagione sinfonica e il terzo della rassegna Around the Word. Primo appuntamento giovedì 2 (ore 20.30) e domenica 5 luglio (ore 18.00), all’Auditorium di Milano in largo Mahler, con il gradito ritorno alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi di Carlo Tenan, specialista della musica d’Oltreoceano (al suo attivo anche numerose tournée con il pianista jazz e compositore Uri Caine). Scoppiettante la locandina: quasi una monografia dedicata a George Gershwin. Ascolteremo infatti tre suoi contributi al repertorio orchestrale classico: il Concerto in Fa per pianoforte e orchestra, che rinnova la fantasia della Rapsodia in blu, affidato al talento solistico di Emanuele Arciuli, altro atteso ritorno in largo Mahler; Un americano a Parigi, che assorbe il poema sinfonico europeo; l’Ouverture cubana, che dona ritmi e colori caraibici al più tradizionale dei preludi teatrali. Accanto, ecco l’omaggio dell’eclettico direttore-compositore Leonard Bernstein, che nel suo celebrato West Side Story, a metà fra musical e melodramma, riprende l’immortale modello di Porgy and Bess, nato vent’anni prima.

Lunedì 6 luglio (ore 20.30) sarà invece la bacchetta di Francesco Maria Colombo a guidare laVerdi nella terza tappa del viaggio intorno al mondo di Around the World – la rassegna realizzata per Expo 2015 – lungo un originale itinerario musicale che porterà il pubblico dell’Auditorium all’ascolto di Ives (Variations on “America”), Barber (Knoxville: Summer of 1915 op. 24), Grofè (Niagara Falls Suite, prima esecuzione assoluta) e Porter (Anything Goes, Ouverture).

Purtroppo le stagioni dei concerti devono fare i conti con la pigrizia di organizzatori e pubblico, ma per fortuna questo non è il caso de laVerdi – afferma Colombo – .Per me scovare novità è un impegno doveroso, di studio e di piacere. Così per questo appuntamento musicale con l’America ho scelto anche un pezzo che non è mai stato eseguito in questa versione, la Niagara Falls Suite di Ferde Grofè scritta nel 1961, che descrive un’America affacciata agli anni Sessanta. Si poteva reperire solo in manoscritto: una vera dannazione per i direttori d’orchestra, ma anche questo fa parte del gioco!…”.

(Concerti sinfonici 2 e 5 luglio: biglietti euro 35,00/15,00; concerto Around the World 6 luglio: biglietti euro 15,00/9.00. Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; biglietteria via Clerici 3 (Cordusio),  orari apertura: lun – ven  ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334  www.laverdi.org o  www.vivaticket.it ).

 

 

Biografie

Carlo Tenan, direttore. Unico italiano, su segnalazione di Lorin Maazel, tra i finalisti al primo Concorso Internazionale per direttori d’orchestra “Maazel/Vilar”, avvia la sua carriera di direttore d’orchestra  collaborando a produzioni sinfoniche e liriche dirette da Mtislav Rostropovitsch, Georges Prêtre, Rafael Frühbeck de Burgos e Lorin Maazel.

Successivamente ha diretto alcune tra le più prestigiose orchestre internazionali tra cui: l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Tokyo Philarmonic Orchestra, l’Orchestra del Konzerthaus di Berlino, l’Orchestra Sinfonica del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra Bruckner di Linz, oltre naturalmente all’Orchestra Sinfoncia di Milano Giuseppe Verdi.

Di particolare rilievo, il debutto nel 2010 in una delle più autorevoli sale da concerto d’Europa, il Grosses Festspielhaus di Salisburgo, e l’incontro con Barbara Frittoli nel 2012, in occasione di alcuni fortunati concerti con la Tokyo Philharmonic Orchestra.

Classico di formazione (direzione d’orchestra, pianoforte, oboe, composizione, musica elettronica), Tenan ha ricercato anche esperienze musicali di confine con altri generi, effettuando numerose tournée con il pianista jazz e compositore Uri Caine.

Attivo come compositore, sue partiture  sono state segnalate e premiate in diversi concorsi internazionali tra cui il “2 Agosto” Concorso internazionale di composizione, “Uuno Klami Concorso Internazionale di Composizione , l’Opera J. Competition (concorso promosso da  As.Li.Co., l’Opéra Royal de Wallonie e il Teatro Real di Madrid). Il suo brano 4.0 per sestetto di ottoni è stato eseguito e registrato dalla formazione Wonderbrass, composta da musicisti provenienti dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Gewandhaus di Lipsia, con la partecipazione della prima tromba del celebre quintetto Canadian Brass. Nel giugno 2013 Carlo Tenan ha diretto una sua composizione per orchestra al Konzerthaus di Berlino.

Tra gli impegni futuri si segnalano il recital con Ewa Podles e la nuova Filarmonica Gioacchino Rossini nell’ambito del Rossini Opera Festival.

 

Emanuele Arciuli, pianoforte. Si è imposto come una delle voci più originali e interessanti della nuova scena concertistica. Il suo repertorio spazia da Bach alla musica d’oggi, di cui – con speciale riferimento agli Stati Uniti – è considerato uno dei più convinti interpreti dagli stessi compositori, con molti dei quali ha stabilito un proficuo rapporto di stima e collaborazione.

Suona regolarmente per le maggiori istituzioni, fra cui Teatro alla Scala, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Berliner Festwochen, Milano Musica, Festival Internazionale Pianistico di Brescia e Bergamo, Rotterdam Philharmonic, Brussel Philharmonic, Miller Theater di New York, Indianapolis Symphony Orchestra, Tonkünstler Orchestra al Musikverein di Vienna, Saint Paul Chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orquestra Sinfonica Brasileira di Rio de Janeiro, RedCat di Los Angeles, Festival Pianistico di Miami e, naturalmente, con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

Plurimo di Claudio Ambrosini, per 2 pianoforti e orchestra, eseguito alla Biennale di Venezia (con Libetta, Valade e l’Orchestra della RAI), è stato premiato col Leone d’Oro 2007. Fra i compositori che hanno scritto per lui Michael Nyman (Piano Concerto n. 2), George Crumb (Eine Kleine Mitternachtmusik), numerori autori italiani e americani, con più di quindici prime esecuzioni di lavori per pianoforte e orchestra.

Ha suscitato grande interesse da parte della critica internazionale il ciclo delle Round Midnight Variations, gruppo di composizioni espressamente scritte per lui nel 2001 da 16 fra i maggiori autori statunitensi, tra cui Babbitt, Rzewski, Torke, Daugherty, Bolcom, Harbison, che si impone come una delle più significative raccolte pianistiche dei nostri giorni.

Un suo concerto per il Santa Fe Chamber Music Festival ha aperto ufficialmente l’Indian Market 2012 con sette nuove opere scritte per lui da importanti compositori americani e ispirate all’arte degli Indiani d’America. Il suo interesse per la cultura amerindia, inoltre, ha ispirato uno speciale progetto eseguito nel novembre 2008 allo Smithsonian Museum di Washington, e continua nella costante e intensa collaborazione con i maggiori musicisti nativi americani.

Ha inciso numerosi cd e dvd per Chandos, Bridge, VAI e Stradivarius, tra i quali l’integrale pianistica di Berg e Webern e il Concerto per piano e orchestra di Bruno Maderna in prima mondiale.

L’album dedicato a George Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto la nomination per i Grammy Awards mentre il cd Stradivarius contenente musiche di Adams e Rzewski è stato votato dalla critica come miglior disco italiano del 2006.

Arciuli ha pubblicato il volume Rifugio intermedio – Il pianoforte contemporaneo tra Italia e Stati Uniti per il Teatro di Monfalcone e di recente Musica per pianoforte negli Stati Uniti per la Edt.

È titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Bari e dal 1998 è frequentemente professore ospite al College Conservatory of Music di Cincinnati e alla UCLA di Los Angeles.

Nel 2011 gli è stato conferito il Premio Abbiati come miglior solista.

Francesco Maria Colombo, direttore. È attivo nel repertorio lirico e sinfonico in Italia, Germania, Spagna, Portogallo, Grecia, Ungheria, Repubblica Ceca, Bulgaria, Ucraina, Albania, Corea del Sud, Giappone, Stati Uniti, Messico, Argentina e Brasile. Recentemente ha diritto La fille du Régiment di Donizetti a Rio de Janeiro, e il suo prossimo impegno operistico è Nabucco di Verdi all’Opéra de Montréal (settembre 2014), dove torna dopo aver diretto negli anni scorsi due acclamate produzioni di Roberto Devereux di Donizetti e del Trovatore di Verdi. Nello scorso luglio ha diretto a Kiev il Gala Italia con la Filarmonica Nazionale dell’Ucraina, nell’occasione della presidenza italiana del Consiglio d’Europa.

Gian Carlo Menotti è stato uno dei grandi mentori di FMC: nel 2001 lo ha invitato a dirigere il concerto in piazza di Spoleto Festival, trasmesso in diretta dalla Rai, e nel 2002 lo ha richiamato per debuttare nell’opera, con The Telephone e the Medium, per la regia del compositore stesso. L’altro mentore è stata Renata Scotto, con la quale FMC ha debuttato in concerto, come pianista e come direttore, dopo aver completato i suoi studi in direzione d’orchestra con Mario Gusella e Donato Renzetti, partecipando anche a masterclass tenute da Franco Ferrara e Carlo Maria Giulini.

Come direttore d’opera, FMC ha stabilito rapporti continuativi, fra l’altro, con la Minnesota Opera per un ciclo dedicato al Belcanto (Maria Padilla di Donizetti, Orazi e Curiazi di Mercadante, Roberto Devereux di Donizetti), e con la Opera Company of North Carolina per un ciclo pucciniano (Tosca, La Bohème, Italian Gala). In Italia ha ultimamente diretto una produzione di Don Pasquale di Donizetti nei teatri del circuito lombardo, per i quali aveva diretto in passato Les Contes d’Hoffmann di Offenbach e Il Trovatore di Verdi.

Un’altra orchestra con la quale FMC collabora regolarmente dal 2002 è laVerdi di Milano, che ha condotto ogni anno in un repertorio sinfonico e operistico, oltreché nei cicli estivi dedicati al musical e in un concerto celebrativo del Natale nel Duomo di Milano.

Nella stagione 2009-2010  ha presentato il suo ciclo di 20 concerti con laVerdi dedicati al Novecento. E’ stata un’iniziativa senza precedenti in Italia, perché ciascun programma ha compreso un’introduzione storico-estetica, l’analisi dei brani con esempi live dell’orchestra, quindi l’esecuzione completa. I 20 concerti sono stati trasmessi in televisione da Sky Tv, sul canale Classica, e replicati per anni. In occasione del concerto dedicato a Il canto sospeso di Nono, il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha onorato l’Orchestra, il Coro, i solisti e il direttore con la sua presenza. Sempre con laVerdi, FMC ha inciso un cd con la prima registrazione mondiale di Mille e una notte di Victor De Sabata, pubblicato dalla Universal. Appena pubblicato, il cd ha vinto il premio della critica musicale italiana indetto dalla rivista Classic Voice per la sezione “Miglior debutto 2009”.

Fra i successi di FMC, si segnalano il debutto al Teatro Lirico di Tenerife in Spagna, con una doppia produzione di Pagliacci di Leoncavallo e de La voix humaine di Poulenc, l’apertura delle celebrazioni del bicentenario di Haydn a capo dell’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano e del Coro Filarmonico di Praga, il Concerto per orchestra di Bartok al Colón di Buenos Aires, una lunga tournée in Corea del Sud con il soprano Sumi Jo.

È particolarmente attivo nel repertorio sinfonico, avendo diretto fra l’altro numerose partiture di Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Mendelssohn, Schumann, Dvořák, Grieg, Tchaikovsky, Rachmaninov, Mahler, Schoenberg, Berg, Webern, Richard Strauss, Weill, Stravinsky, Bartok, Enescu, Janacek, Sibelius, Prokofiev, Shostakovich, Barber, Gershwin, Porter, Kern, Copland, Nielsen, Britten, Vaughan Williams, Respighi, Berio, Maderna, Nono, Messiaen, Ligeti and Takemitsu.

 

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