È arrivata anche a Lignano Sabbiadoro la band indie bergamasca grazie al tour del loro ultimo album, Fuori dall’hype.

Che i Pinguini stessero iniziando ad avere qualche rilevanza nel panorama musicale italiano era diventato evidente con il successo di questo loro quarto album e la firma con la Sony, ma comunque la vista della fila di ventenni in attesa fuori dall’Arena già ore prima dell’apertura dei cancelli è una piacevole sorpresa. La band arriva per la prima volta in Friuli Venezia Giulia ma è lo stesso accolta da un pubblico caloroso.

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A scaldare gli animi in apertura c’è il punk rock veneto dei Rumatera. Il cielo è plumbeo, nell’attesa della band minaccia pioggia e scarica qualche goccia, ma questo non fa altro che aumentare l’umidità. Quando i Pinguini attaccano con Tetris – subito cantato in coro dall’intera Arena – fa caldissimo. Sul parterre si sta ammassati e sudati ma non si smette per un secondo di saltare.

La scaletta abbonda di pezzi nuovi, tutti accolti da un’ovazione ogni volta che Riccardo Zanotti – frontam e compositore della band – li annuncia. Ma non mancano neanche i vecchi cavalli di battaglia come Bagatelle, dal loro primo album Il re nudo, e che Zanotti introduce con un aneddoto sugli anni del liceo: la prima canzone scritta per ridere in mezzo ad altre grondanti di angoscia adolescenziale. E forse è proprio in questa canzone che si può rintracciare un punto zero di un certo tipo di testi dei Pinguini, pieni di ironia sì ma anche un po’ di una malinconica quasi beffarda, che rimanda immagini di fallimenti, amori perduti e aspettative tradite.  

Con lo stesso spirito scanzonato si parla anche di politica. In setlist appare Cancelleria – la storia della rivoluzione politica consumata tutta tra penne e matite – e addirittura a un certo punto dal pubblico fa una comparsata un Salvini disegnato su un cartone di pizza. 

Ma Zanotti non è l’unico sul palco e l’intera band tiene costantemente alta l’energia, anche durante La strategia della tenzone in cui Elio Biffi passa dalla tastiera alla voce. La stessa energia è del pubblico, che canta all’unisono i testi e si lascia trascinare dal suono compatto e preciso di una giovane band che dimostra le sue potenzialità tanto su disco che live.

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