Luca Pennacchioni: l’egoismo dilagante cancella i valori

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Debutta il 15 ottobre al Teatro Testaccio di Roma Delitti e Contenti, la commedia di Daniele Vessella con Loredana Guagliuolo, Ornella Lorenzano e Luca Pennacchioni che ne firma la regia. Lo spettacolo, prodotto da Arte 2.0, sarà in scena fino al 18 ottobre.

Abbiamo incontrato il regista, Luca Pennacchioni:

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Luca Pennacchioni, Roma è piena di spazi teatrali e culturali, come mai hai deciso di debuttare al Teatro Testaccio?

Perché il Teatro Testaccio è uno dei teatri storici di Roma, situato nel cuore della capitale. Quest’anno poi si presenta del tutto restaurato, in una splendida cornice e sotto la nuova direzione artistica di F.S. Leo che fortemente ha voluto, in questa stagione inaugurale, la presenza dello spettacolo in cartellone.

Quanto è difficile per una compagnia produrre, senza alcun sostegno, uno spettacolo?

Quasi impossibile. Questa è la realtà e temo lo sarà ancora per parecchio, non solo i Teatri, le compagnie ma l’arte nella sua interezza è uccisa, strangolata dalla famosa “crisi”. Per questo ci tengo a  ringraziare il Teatro Testaccio, l’A.i.a.s.p. Casa dei Popoli di Roma e il Comune di Magliano Sabina per tutto il supporto che mi hanno dato nella preparazione dello spettacolo.

Tra tanti testi perché proprio Delitti e Contenti?

Perché racconta la storia di tre persone che cercano la felicità, ma la cercano nel posto sbagliato.

Credo che rispecchi la società contemporanea, immobilizzata sempre di più da un egoismo accecante che cancella tutti i valori.

Come hai conosciuto Daniele Vessella?

Lui è uno sceneggiatore che principalmente si occupa di fumetti, ha lavorato per la Panini, la Disney Italia, ha scritto per il mercato francese, ci siamo conosciuti perché aveva bisogno di un assistente essendo affetto da Handicap fisici, mentre mi faceva vedere una storia con Paperino e le sue mitiche frittelle che stava scrivendo, colpito dalla sua vena umoristica, mi è venuto spontaneo chiedergli di provare a scrivere per il teatro e così da tre anni abbiamo iniziato con piacere e amicizia  reciproca a lavorare insieme.

E le due attrici? I provini sono stati lunghi o hai avuto la fortuna di chiudere subito il cast?

Ornella Lorenzano e Loredana Guagliuolo, sono le attrici perfette per questa commedia, non è stato semplice, ma sono riuscito a trovare le persone che rispecchiano esattamente la fisicità dei personaggi riuscendo ad indossare le maschere che avevo in mente, e lo fanno molto bene, con ironia, calandosi nei loro ruoli con bravura ed estrema disinvoltura. Alle attrici si va ad aggiungere Roberto Bonfantini, che mi ha aiutato con la regia, Adelaide Stazi che ha fatto costumi e scenografie, Maurizio Antonelli per la grafica ed i servizi fotografici dello spettacolo e Valentina Ciaffaglione che si è occupata delle musiche.

Quanta verità c’è nello spettacolo?

C’è molta verità pur essendo in un contesto che è quello della commedia che spesso si trasforma in commedia dell’arte, con situazioni grottesche e a volte paradossali. I personaggi restano però attaccati alla realtà, sono maschere generate dalla società che ci piace guardare e giudicare senza renderci conto di quanto alla fine poi ci somiglino.

Progetti teatrali futuri?

Insieme a Daniele Vessella, che si sta già occupando della stesura del testo, e Valentina Ciaffaglione, che invece comporrà delle musiche ad hoc per lo spettacolo, sto preparando una silloge di alcuni classici di Anton Cechov, fra cui “L’Orso” e la “Domanda di Matrimonio”, in una versione molto popolare, ispirata come tutti i miei lavori alla commedia dell’arte, con una fisarmonica che dal vivo eseguirà tutte le musiche dello spettacolo, fondendosi con i personaggi in scena e accompagnando i loro stati emotivi.

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