In scena fino a domenica 12 novembre al Rossetti di Trieste il Richard II di Peter Stein con Maddalena Crippa nei panni del monarca inglese.

Uno spettacolo molto impegnativo quello scelto dal regista tedesco e proprio per questo forse uno dei meno rappresentati tra gli spettacoli di Shakespeare. Impegnativo sia per gli attori che per il pubblico, vediamo perché.

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Le fake news del ‘500
Peter Stein regista di Richard II
Peter Stein

La storia, benché datata fine del ‘500, è quanto di più attuale parlando di intrighi di potere, di sovrani destituiti in modo illegittimo,  di tradimenti, di fake news (l’espressione è nuova ma gli usi sono antichi quanto l’uomo).

La scena si apre su una contesa d’onore tra due nobili, Bolingbroke e Mowbray, che si accusano a vicenda per la morte di Thomas Woodstock.

Richard, in modo quasi salomonico, decreta l’esilio per entrambi : definitivo per Thomas Mowbray (che morirà poi a Venezia dov’è realmente sepolto) e temporaneo per il cugino del Re, Enrico di Bolingbroke, che dovrà allontanarsi per 6 anni dalla terra natìa.

Ma gli accadimenti si succedono abbastanza velocemente e la pessima gestione del proprio regno da parte di Riccardo costringe Bolinbroke a tornare dall’esilio per prendere il potere con il nome di Enrico IV destituendo in modo forzato il re corrotto e rinchiudendolo nella Torre di Londra dove poco dopo morirà.

Quello che vi ho raccontato molto brevemente in sei righe si dipana in, alcuni momenti lunghe, tre ore di spettacolo (incluso l’intervallo).

Ritmo

Probabilmente il ritmo non è la caratteristica migliore di questo lavoro, accentuata tra l’altro dal desiderio del regista di rendere al meglio la musicalità del testo nella sua traduzione dalla lingua originale facendo recitare la protagonista Maddalena Crippa con una dizione volutamente sincopata.

Il risultato è un primo atto abbastanza ostico da digerire, mentre più fluido si rivela il secondo, anche perché notevolmente più breve.

Il livello del cast è di assoluto valore con in testa una superba Maddalena Crippa nei panni del sovrano. La Crippa è un Re distaccato e solenne quando al massimo del suo splendore ma terribilmente umano nel momento della destituzione e della prigionia. Una prova attoriale encomiabile.

Impressionanti per bellezza i costumi di Anna Maria Heinreich e le scene di Ferdinand Woegerbauer.

Gli incontri del Prof. Brown

Momenti molto interessanti, sia per la maggior comprensione del testo che dell’universo scespiriano, sono quelli offerti dal Professor Peter Brown, direttore della British School del Friuli Venezia Giulia nella Sala Bartoli del Politeama Rossetti.

Di seguito alcune immagini :

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In scena fino al 12 novembre al Politeama Rossetti di Trieste

RICHARD II

di William Shakespeare
traduzione Alessandro Serpieri
riduzione e regia Peter Stein
con Maddalena Crippa, Alessandro Averone, Gianluigi Fogacci, Paolo Graziosi, Andrea Nicolini, Graziano Piazza, Almerica Schiavo, Giovanni Visentin, Marco De Gaudio, Vincenzo Giordano, Luca Iervolino, Giovanni Longhin, Michele Maccaroni, Domenico Macrì, Laurence Mazzoni
scene Ferdinand Woegerbauer
costumi Anna Maria Heinreich
assistente alla regia Carlo Bellamio
produzione Teatro Metastasio di Prato
con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato

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