I piccoli puntini luminosi sul soffitto diventano sempre più intensi, a colorare un pomeriggio all’insegna della Musica.

A dirigere l’orchestra c’è Romolo Gessi, un’eccellenza tutta triestina, che con gesti sinuosi e precisi ci fa godere di un programma impeccabilmente eseguito.

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A rendere questa magia possibile c’è la Mitteleuropa Orchestra che si destreggia senza paura tra Rossini e Miller, mostrando davvero una grande versatilità.

A presentare troviamo Umberto Bosazzi, figura immancabile del Galà, ironico e spigliato, che ci accompagna in questo percorso musicale tra risate e assurdità.

Stefania Seculin al Galà dell'Operetta e del Musical
Stefania Seculin

Grande exploit del Galà è il Premio Internazionale dell’Operetta (trentesima edizione) assegnato a Riccardo Peroni, nome ben conosciuto per i suoi ruoli seri e buffi, dall’operetta fino al musical.

Premio meritato che sta a onorare una carriera lunga e faticosa di cui Riccardo è protagonista.

Ad aumentare il prestigio del Galà c’è un’altra assegnazione, quella del diciassettesimo Premio Nazionale Sandro Massimini al performer Gianluca Sticotti (anche lui un’eccellenza tutta triestina).

Emozionatissimo, il pubblico gioisce con lui e sulle note di This is me è impossibile non commuoversi davanti a un Artista che ogni giorno si mette in discussione e che è un vanto per la città sia in Italia che all’estero.

L’intero pomeriggio è guarnito dalle voci di Ilaria Zanetti, Stefania Seculin, Andrea Binetti ed Eugenio Leggiadri-Gallani. È proprio il loro bel canto che ci fa strada in questa storia musicale, tutta all’insegna della celebrazione dei numerosi anniversari che ricadono nel 2018.

Applaudiamo quindi Eugenio che si presenta cantando La Calunnia dal Barbiere di Siviglia, la vivace Ilaria in una Salomè dai toni meridionali, Andrea che ci insegna che una rondine non fa primavera. E poi ancora Stefania ci porta sulla luna, Gianluca invece a New York e ci incanta con Maria e Tonight da West Side Story.

L’orchestra si scatena tra polka e Grease per culminare in un medley rigorosamente natalizio che chiude la ormai la serata.

Tutti gli interpreti sono sul palco, danno grande prova delle loro doti canore, si divertono.

Il Teatro, come la Musica, non è altro che la proiezione di ciò che chiamiamo Vita e questo 23 dicembre siamo stati catturati dalla “magia del Natale” che ci ha scaldato i cuori e che ci fa urlare: Lunga vita all’Arte!

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