La nuova commedia di Abel Walker, diretta e interpretata da Gian Carlo Fantò con la compagnia Teatro Tideau, ha debuttato a Torino presso il Teatro Giulia di Barolo.
Almost Crazy è un testo coinvolgente, dal ritmo fluido e imprevedibile. Lo stile di scrittura, pur trattando temi universali e quotidiani (amore, egoismo e pazzia), raggiunge livelli di raffinatezza stilistica taglienti e ammiccanti

Jack è un prolifico scrittore che, per mantenersi tale, ha bisogno di “vedere” le storie che scrive. In un momento di crisi creativa, le persone che gli ruotano intorno diventano personaggi, immersi in situazioni non convenzionali e talvolta scabrose, pianificate ad arte per terminare il suo ultimo romanzo.

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Poco importa se le dinamiche relazionali tra le persone coinvolte condurranno alla pazzia, perché Jack è  uno di quegli per cui le donne – e non solo le donne – non possono fare a meno di perdere la testa.

L’interpretazione del protagonista è positivamente spiazzante, nonostante l’immancabile e sorniona faccia da schiaffi, alla quale si accompagnano una costante espressione da “joker” e una recitazione “sporca”, ma sempre viscerale e credibile.

All’ennesima prova d’attore di Fantò si adeguano magistralmente le peculiarità interpretative dei suoi compagni di scena: dalla spregiudicata naturalezza di Antonella Menzato, che si sposa perfettamente con i tratti più posati del personaggio interpretato da Patrizia Battaglia; fino all’impassibilità prossemica di Giulio Liberati, l’unico altro personaggio maschile della pièce.

Il disegno luci, infine, gioca un ruolo fondamentale nel trasmettere al pubblico il  sottile e raffinato connubio tra amore e pazzia, mantenendo comunque toni soffusi e “morbidi”, anche nelle situazioni al limite del torbido.

 

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