In occasione della giornata conclusiva del Festival Internazionale del Film di Roma, domenica 26 ottobre è stato proiettato al cinema Barberini “Andiamo a quel paese”, quinto film della coppia Ficarra e Picone che li vede nel ruolo di registi, sceneggiatori ed attori protagonisti. Prodotto da “Colorado Film” e “Tramp Limited” e distribuito da “Medusa Film”, la pellicola arriverà il 6 novembre in tutte le sale italiane.

- Advertisement -

A causa del proprio licenziamento, Salvo (Ficarra) si trova costretto ad abbandonare la città di Palermo assieme a moglie (Tiziana Lodato) e figlia. Con lui anche l’amico Valentino (Picone), obbligato alla stessa scelta per le stesse motivazioni.

Trasferitisi a Monteforte, paesino in fallimento e con un alto tasso di disoccupazione, il loro primo pensiero sarà quello di trovare un nuovo impiego per potersi mantenere ma, costretti a rinunciare a causa della crisi del mercato del lavoro, dovranno escogitare metodi  di sopravvivenza alternativi.
Disperati, i due apriranno gli occhi e troveranno il vero petrolio di un paese che nulla ha da offrire. I pensionati.
Radunati quanti più anziani parenti possibile, una casa di riposo abusiva sembrerà mettere fine ai loro problemi ma, purtroppo, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.

Giunti alla loro quinta produzione, Ficarra e Picone tornano sul grande schermo mostrando un affiatamento ed un’energia inesauribili.

Leggera e divertente, “Andiamo a quel paese” è una vera e propria commedia all’italiana che, parlando in chiave comica di un problema sociale, riesce comunque a lasciare nello spettatore un pensiero o un’idea su cui riflettere una volta uscito dal cinema. Nonostante le risate, infatti, l’amaro finale lasciatoci dai due siciliani non può che far sparire il sorriso dalle facce degli spettatori, riassumendo in poche battute le fondamenta su cui si basa la società italiana. Classi dirigenti vecchie che seguono ancora ideologie scadute, con le nuove generazioni costrette a vivere sulle spalle dei propri anziani e obbligate a riparare i danni che il passato gli ha lasciato in eredità.

- Advertisement -

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.