S’intitola “Dove sono finiti tutti?” il nuovo album di inediti dei The Bastard Sons of Dioniso, disponibile dal prossimo 8 aprile.

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Anticipato dai singoli “Tali e Squali” e “Ribelli altrove” e da un lungo tour nell’estate del 2021 che ha visto il trio trentino confermare il supporto del numeroso pubblico che da sempre segue l’intensa attività live del gruppo, “Dove sono finiti tutti?” è l’ottavo capitolo che si aggiunge alla lunga discografica dei TBSOD.

Otto tracce di puro rock in perfetto stile Bastard, in cui il suono giunge denso e carico di energia ad abbracciare le tre voci del gruppo sempre armonizzate con cura. In uscita in digitale e in formato Vinile, l’album è concettualmente pensato in due lati, con un side A in cui a farla da padrone è un’ambientazione sognante e marina fatta di spiagge, isole, squali, e un side B in cui è la dimensione dell’altrove a regnare.

Otto canzoni, quattro per parte come nell’evo vinilico. Lato uno, marino: l’isola del mio tesoro, sirene e gli “squali” del singolo dell’estate scorsa. Lato due, colonia: mari e monti, posto temporaneo di vita insieme, nella clausura votata al social, nell’altrove dove essere ribelli e mai qui.

Dove sono finiti tutti? A tutti si chiede di tornare là fuori, a rivedere le stelle del rock: sulla loro scia, i Bastard Sons of Dioniso hanno dimostrato, in tutti questi anni, di non esserne solo la polvere.

The Bastard Sons of Dioniso, secondi a X Factor nel 2009, hanno all’attivo già 7 album e un EP (disco d’oro), e numerosi premi e riconoscimenti – tra gli ultimi, la ‘Menzione Speciale del Premio Lunezia 2018’ per il valore musical-letterario dell’album “Cambogia” (2017) e la Targa Tenco 2018 per il ‘Migliore Album Collettivo a Progetto’ con ‘Voci per la Libertà’, dove i TBSOD compaiono con il brano “Sulla Cresta dell’Ombra”.

Un percorso artistico, quello del gruppo, che in 19 anni di attività ha realizzato un’infinità di concerti in tutta Italia, frutto di una propensione e di un’urgenza di esprimersi dal vivo che caratterizza la band fin dalla loro formazione, realizzando anche importanti aperture per artisti internazionali come Ben Harper, Robert Plant e Green Day.

THE BASTARD SONS OF DIONISO – BIOGRAFIA

THE BASTARD SONS OF DIONISO nascono come power trio nel 2003: Jacopo, Michele e Federico si conoscono già, sono a scuola insieme, ma suonano ciascuno in un gruppo diverso. Una sera d’estate partecipano ad una jam session in una baita e l’indomani decidono di formare un nuovo trio. Insieme trovano subito una sintonia e una naturalezza immediata.

Nel 2004 iniziano ad esibirsi dal vivo, con un apprezzamento via via crescente: sia in forma hard’n’roll (chitarra/basso/batteria), sia in versione unplugged con chitarre acustiche, nel quale ripropongono pezzi originali.

Il trio dei Bastardi cresce e sgobba, pubblicando anche due album autoprodotti nel 2006 e nel 2007: uno elettrico, Great Tits Heat!, e uno acustico, Even Lemmy Sometimes Sleeps.

La loro musica prende spunto dal rock degli anni ’70, con venature hard di matrice zeppeliana e vocalizzi a tre voci che strizzano l’occhio ai Beatles ma anche a Crosby Stills Nash & Young.

Dopo migliaia di quintali di strumenti scaricati dal loro furgone, migliaia di chilometri macinati in giro per il Triveneto, migliaia di ore di sonno perse e altrettanti sbadigli in cantiere la mattina, nel 2009 approdano quasi per sbaglio in televisione. Proprio dove non avrebbero mai previsto di trovarsi. E invece di scappare, decidono che forse X Factor può rappresentare l’opportunità per cambiare qualcosa, per iniziare a far conoscere il loro rock anche oltre le barriere provinciali.

Arrivano secondi in finale e firmano un contratto con la Sony Music; esce un EP, L’Amor Carnale, disco d’oro con oltre 40.000 copie vendute. Trascorrono l’estate del 2009 in tour e contemporaneamente registrano, con Gaudi nel ruolo di produttore artistico, il loro quarto album, In Stasi Perpetua, che rimarrà per alcune settimane nella top ten dei dischi più venduti.

Sempre nel 2009 vengono premiati al Meeting Etichette Indipendenti come Band rivelazione dell’anno.

Continuano a girare in lungo e in largo l’Italia in tour e nel frattempo allestiscono uno studio in casa e si impegnano nella preproduzione del nuovo album, che comporta più di un anno di lavoro. Nella primavera del 2011 completano le registrazioni negli studi Forward di Roma, sotto la guida accorta del tecnico del suono Gianluca Vaccaro. Il risultato è “Per non fermarsi mai” uscito a novembre 2011.

Per i successivi due anni suonano l’album dal vivo in giro per l’Italia nel “Per non fermarsi mai tour”, avendo inoltre la fortuna di suonare nei maggiori festival rock italiani come l’Heineken Jammin e di essere opening act di artisti importanti come Ben Harper, Robert Plant e Green Day.

A febbraio 2012 i TBSOD ricevono il premio A.F.I. (Associazione Fonografici Italiani) per il Miglior Disco Rock Indipendente del 2011.

Bastardi nel nome ma non nell’animo: TBSOD sostengono numerose iniziative benefiche, sono testimoni A.D.M.O (Associazione Donatori Midollo Osseo), prendono parte al supergruppo Rezophonic con cui incidono il singolo “Ci vuole un fiore”, che fa parte del progetto “Rezophonic 2 – Nell’acqua”, il cui ricavato andrà ad AMREF per la costruzione di pozzi d’acqua nel Kajiado in Africa.

Fra un live e l’altro si rinchiudono nel loro studio a mettere su nastro ulteriori idee per il successivo album e a gennaio 2014 ultimano le registrazioni del loro sesto disco, dal semplice titolo “The Bastard Sons of Dioniso”, sempre con il supporto ai suoni di Gianluca Vaccaro che esce l’8 aprile 2014 e a cui fa immediatamente seguito un nuovo tour nella primavera-estate 2014. L’album è anticipato dal singolo “Ti sei fatto un’idea di me” scritto in collaborazione con l’ecclettico artista BUGO.

Nel 2015, dopo altre migliaia di km viaggiati su e giù per l’Italia, con 500 concerti animati da arrembante spirito rock nei maggiori festival italiani, la band decide di mettere da parte (momentaneamente) gli amplificatori e le chitarre distorte per presentarsi in una nuova chiave più intima nel disco unplugged “SULLA CRESTA DELL’OMBRA”, uscito il 16 gennaio 2016 e anticipato dal singolo omonimo l’11 dicembre. L’album contiene 2 brani inediti e 9 nuove versioni di alcune precedenti produzioni rilette in chiave acustica più “Judy Blues Eyes” di Crosby, Stills, Nash & Young.

Appagata la voglia acustica, la band ritorna in studio senza però trascurare – e come potrebbe? – la sua dimensione preferita, a contatto col pubblico. Generosa l’agenda-concerti anche nel 2016: Fede, Jacopo e il Vice ne ricordano, spesso e volentieri, uno fatto assieme a Kyle Gass, con l’attore Jack Black intestatario dei Tenacious D, band molto più che amata dai nostri.

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