Il Programma

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Ad inaugurare questa tredicesima edizione, lunedì 7 luglio (ore 20.15) nel 54° Anniversario dei Caduti di Reggio Emilia, sarà “Teatro appena scritto”, lettura di scene tratte dal laboratorio di drammaturgia condotto da Emanuele Aldovrandi al Museo Cervi nei mesi di maggio e giugno scorsi, su testi di Carla Affaticati, Enrico Bossi, Ilaria Cecchini, Anna Mazzola, Simone Oliva, Carlo Stanzani, Giulia Storchi, Cristina Tazzioli, con gli attori allievi del Centro Teatrale MaMiMò. Alle ore 21.30 seguirà La Pentola Nera con “Radio Belice non trasmette” liberamente ispirato a ‘I ministri dal cielo’ di Lorenzo Barbera, di Giacomo Guarneri, anche regista insieme a Marcello Vaccarino, e interprete con  Dario Muratore. Vincitore del Premio Etica in Atto 2013, è ambientato nella Sicilia degli anni’50, nella Valle del Belice, dove studenti, sindacalisti, braccianti, intellettuali e volontari provenienti da tutta Europa, insieme a Danilo Dolci, danno vita ad una stagione di lotta non violenta e disobbedienza civile che si espande in tutta la Vallata.

Giovedì 10 luglio (ore 21.30) si prosegue con “Scintille” del Teatro Cargo, testo e regia di Laura Sicignano, con Laura Curino, ambientato nella New York del 1911 quando esplose la fabbrica di camicette TWC provocando 146 vittime fra le 600 persone che vi lavoravano, per la maggior parte ragazze immigrate italiane o dall’Europa dell’Est. I vari processi portarono all’assoluzione dei proprietari della fabbrica malgrado il mancato rispetto delle norme di sicurezza. La ‘scintilla’ fece esplodere la protesta e la vicenda diventerà uno dei precedenti storici della Festa della Donna.

Martedì 15 luglio (ore 21.30) la Compagnia IF PRANA presenta “R…Esistere. 13 buoni motivi per rinunciare al suicidio”, drammaturgia Laerte Neri, con Matteo Romoli, Caterina Simonelli, regia di Caterina Simonelli. La drammaturgia crea un ponte fra lo spirito che ha animato la Resistenza e le nuove generazioni, alle prese con la ‘resistenza’ al precariato, con la difficoltà a programmare un futuro, con la superficialità e il degrado culturale. Questi alcuni dei motivi che fanno incontrare due ragazzi nel momento in cui hanno deciso di farla finita su un cornicione, a 30 metri dal suolo. La speranza rinasce con uno sguardo diverso sulla realtà insieme al bisogno di reagire alla disillusione e alle difficoltà.

Il venir meno dei padri al loro ruolo e la mancanza di punti di riferimento familiari e sociali, è il tema di “Patres” di Scenari Visibili in scena giovedì 17 luglio (ore 21.30), drammaturgia Saverio Tavano, regista insieme a Dario Natale, in scena lo stesso Dario Natale con Gianluca Vetromilo. Al centro di ‘Patres’ c’è l’assenza e il dolore per una perdita che si rinnova ogni giorno, perdita dell’altro e della centralità del donarsi agli altri, come solidarietà, appartenenza. Protagonista un ragazzo non vedente – un nuovo Telemaco – che attende il ritorno del padre fuggito da casa tanto tempo prima, lasciando solo il figlio col suo handicap.

Domenica 20 luglio (ore 21.30) la Compagnia Arditodesìo/Teatro Portland presenta “Libero nel Paese della Resistenza”, di e con Andrea Brunello, regia Christian Di Domenico. Protagonisti delle spettacolo sono i disegni che Libero (una persona speciale che si esprime a suoni e non a parole, non vuole essere toccato) compone la mattina del 2 settembre 1943, seduto alla finestra della casa di Portèla, il quartiere antico di Trento, che quel giorno verrà devastato dalle bombe di demolizione americane. Una storia di quartiere, animato dai personaggi più diversi, le cui vicende intrecciate assumono i tratti di una narrazione di più ampio respiro, una ‘parabola universale’ degli anni del fascismo e della seconda guerra.

Un dramma sulla schiavitù moderna e sulla tragedia che attraversano i popoli migrantiè al centro di “Chi ha paura delle badanti?” dell’Associazione Culturale A.C.Sutta Scupa, regia Giuseppe Massa, con Emiliano Brioschi, Simona Malato, Cristiano Nocera in scena martedì 22 luglio (ore 21.30).Emil e George sono due rumeni che fingono di essere donne per aggiudicarsi i due posti di badante di cui Olga, giovane italiana paraplegica, ha bisogno. La finzione e l’ambiguità che arriva a legare i destini di Olga e dei due rumeni e a condizionare i loro rapporti, genera un gioco degli equivoci che non nasconde le umiliazioni cui spesso la necessità di lavorare costringe i tanti migranti che con i loro lavori sono ormai parte integrante della nostra quotidianità.

Giovedì 24 luglio (ore 21.30) il Collettivo InternoEnki presenta “M.E.D.E.A.Big Oil”,Vincitore Premio Scenario per Ustica 2013, testo e regia Terry Paternoster, con Maria Vittoria Argenti, Teresa Campus, Ramona Fiorini, Chiara Lombardo, Terry Paternoster, Gianni D’Addario, Raffaele Navarra, Donato Paternoster, Alessandro Vichi.In “M.E.D.E.A.” (acronimo di Management dell’Economia dell’Energia e dell’Ambiente, master organizzato da Eni) viene raccontato il dramma della Basilicata devastata dalle trivellazioni petrolifere. Al notissimo mito greco di Medea fa da contrappunto il mito della Madonna Nera, venerata sul Monte Sacro di Viaggiano, vicino a Potenza, ai piedi del quale arde la ‘fiamma perenne’ del Centro Oli della Val d’Agri. In questa terra il Dio Petrolio e la Vergine Nera si fronteggiano da secoli fra promesse elettorali e feste patronali, clientelismo e preghiere, slogan pubblicitari e canti popolari, che disegnano una post-modernità senza tempo, nell’incredibile povertà della regione Basilicata che possiede il più grande giacimento di petrolio su terraferma d’Europa.

Serata conclusiva del Festival domenica 27 luglio. Si inizia alle ore 21, in collaborazione con Fondazione Teatro Due di Parma, con la lettura – mise en espace realizzata dagli Attori dell’Ensemble Stabile di Teatro Due del testo selezionato da Teatro documento 2014: Bando di Nuova Drammaturgia. Promossoin collaborazione con Fondazione Teatro Due, il bando, rivolto alla produzione di nuove scritture di Teatro Civile, con particolare attenzione alla memoria della Resistenza e alla vicenda dei sette Fratelli Cervi, è un’occasione per rilanciare nuovi modi di raccontare uno snodo e un periodo fondamentali della nostra storia.

Alle ore 22 si svolgerà la cerimonia di premiazione: sarà Moni Ovadia, una della maggiori personalità della scena artistica e culturale italiana, ad assegnare il “Premio Museo Cervi. Teatro per la Memoria” alla Compagnia vincitrice del Festival, l’Assegnazione del secondo premio alla Compagnia seconda classificata e l’Assegnazione del Premio del Pubblico, che vuole promuovere un maggior coinvolgimento del pubblico nelle serate del Festival, sottolineando quell’aspetto di aggregazione che ne costituisce una delle caratteristiche fondanti. A seguire Moni Ovadia presenterà lo spettacolo “Il registro dei peccati.Rapsodia lieve per racconti, melopee, narrazioni e storielle” da lui diretto ed interpretato.

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