È finalmente arrivato anche al teatro Miela l’intrigante lungometraggio “La petite femme baumon”

Film dal grande valore culturale e dalle svariate sfaccettature sentimentali, “La petite femme baumon” è stato proiettato il 25 ottobre al teatro Miela di Trieste

“La petite femme baumon” è un lungometraggio del 2014 frutto della cooperazione dei registi camerunesi Ousmane Stéphane e Sergio Marcello.

È stato portato a teatro dall’associazione culturale “Spaesati” grazie ad una fortunata collaborazione con l’associazione MBOA MOV / Dalle Radici.

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La scena si apre su un paesaggio rurale del Camerun e veniamo a conoscenza del dilemma che sta affliggendo una famiglia. La figlia è scappata all’estero abbandonando i genitori ed il suo promesso sposo.

Pur di salvare l’onore familiare, tema a cui viene dato particolare rilievo, la madre decide quindi di ricorrere a misure estreme. Il piano è di portare all’altare la figlia di una coppia di amici e di rivelare la verità al promesso sposo solo poco prima delle nozze.

Un piano così folle da poter funzionare.

Ma se invece la sostituta in questione fosse innamorata di qualcun altro?

“La petite femme baumon” è un lungometraggio estremamente interessante che porta il pubblico alla scoperta dell’anima del Camerun.

Durante il film vengono affrontati temi molto profondi e delicati però sempre con un pizzico di humor. Si parla di tradizioni e del concetto di onore per un popolo. Soprattutto è importante notare quanto essi siano radicati nella quotidianità delle persone. Inoltre, dato il soggetto della storia, è stato possibile anche analizzare la concezione del matrimonio e tutti i valori che esso racchiude.

Con delicatezza i registi hanno affrontato varie tematiche contemporanee e tipiche del loro paese. Come per esempio le dinamiche tra uomo e donna o tra familiari, la relazione tra istruzione e matrimonio e la convivenza di diverse religioni. Pur essendoci qualche difetto tecnico, il film si è rivelato estremamente scorrevole.

È infine da lodare il grande sentimento con cui è stata posta l’analisi dell’anima di un paese ricco di folclore come il Camerun.

Avviso a tutti gli spettatori: il film è in francese senza sottotitoli e si tratta del sequel di un precedente lavoro omonimo.  

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