Il ritorno in presenza, dopo la scorsa edizione interamente online a causa della chiusura di cinema e teatri a pochi giorni dall’evento, è la prima grande notizia riguardante il Festival del Cinema Ibero Latino Americano di Trieste.

Festival che si svolgerà dal 9 al 15 Novembre con una novità, la sede: a ospitare le proiezioni dei film in concorso sarà la Sala Luttazzi del Magazzino 26 in Porto Vecchio.

Novità ed eventi speciali

Serata inaugurale invece il 6 Novembre all’Auditorium del Museo Revoltella con un vero e proprio evento culturale: sarà presentata, per la prima volta dopo l’anteprima mondiale al Festival di Berlino 2020, la versione restaurata di El tango del viudo, opera prima del grande regista franco-cileno Raúl Ruiz.

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Film ritrovato dopo moltissimi anni in una vecchia sala di cinema a Santiago del Cile, in una copia priva di audio. Valeria Sarmiento, vedova di Ruiz, è riuscita a recuperare i dialoghi attraverso lo studio del movimento labiale degli attori

Questo è solo il primo degli eventi speciali che caratterizzeranno l’edizione di quest’anno.

Il secondo infatti è il focus e l’approfondimento, attraverso  il documentario Isabel, la historia íntima de la escritora Isabel Allende di Rodrigo Bazáes su una delle più grandi scrittrici contemporanee.

Scrittrice che ha voluto scegliere proprio Trieste per la proiezione, inviando anche un video saluto, condiviso dagli organizzatori durante la conferenza stampa di presentazione del Festival, tenutasi venerdì scorso.

Afferma Rodrigo Diaz, direttore artistico del Festival

Perchè siamo stati scelti noi, dopo il Cile, nonostante il documentario sia una coproduzione statunitense? Sì per il rigore, la serietà e la qualità dei programmi presentati di anno in anno, ma anche per lo scenario, per la città, magica e che attira molto.

92 sono infatti i film, e molti di più i candidati purtroppo esclusi, tutti sottotitolati, che concorrono nelle sezioni: Concorso Ufficiale, Contemporaneo Concorso, Contemporanea Malvinas, Contemporanea Mundo Latino, Cinema e Letteratura.

Rassegne in presenza e collaborazioni online

Continua anche la collaborazione con la Comunità Ebraica, che da qualche anno ospita, negli spazi del Museo della Comunità ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner”, una selezione di sei film sul mondo ebreo in america latina.

Forte è il legame tra la Comunità e il Festival, espressa anche dal Rabbino Haddad durante la conferenza:

 la manifestazione è l’espressione di una specifica vivacità e ricchezza che noi in realtà conosciamo poco, conosciamo solo gli apici della cultura latino americana

Rabbino che ha continuato il suo intervento sottolineando

L’estensione del titolo al mondo ibero colpisce, perchè il mondo latino americano divenne ed è un “Safe heaven”, un rifugio sicuro per le popolazioni ebraiche martoriate dalla Shoah.

L’appuntamento con la sezione Shalom, il sentiero ebraico in America Latina  è per Domenica 7 Novembre.

Il momento che la popolazione mondiale sta vivendo ha fatto però emergere anche un ulteriore possibilità di fruizione dei film in concorso.

Questo è possibile grazie a due piattaforme.

Mowies, attraverso cui gli spettatori potranno condividere e promuovere i film in visione raggiungendo altri potenziali interessati attraverso i social media.

La piattaforma EFilm programmerà i film del Concorso Ufficiale e di Contemporanea Concorso, offrendo loro la possibilità di essere inseriti nel circuito delle migliaia di biblioteche spagnole in rete.

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