La La Land da record : 7 Golden Globe per il musical con Ryan Gosling ed Emma Stone

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La La Land ha rispettato i pronostici: il grande favorito di questa edizione dei Golden Globe si è aggiudicato sette riconoscimenti, tra cui quelli per il miglior musical o commedia, al miglior attore per la categoria a Ryan Gosling e alla miglior attrice a Emma Stone.

La La Land a questo punta deciso agli Oscar come gran favorito con l’emozione di essersi aggiudicato 7 premi su 7 candidature : migliore film brillante, migliori attori protagonisti, Emma Stone e Ryan Gosling, migliore sceneggiatore e miglior regista, il giovane Damien Chazelle, migliore colonna sonora e migliore canzone, “City of Stars”

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Mai nessun film aveva vinto così tanti premi nella storia dei Golden Globe.

Gli altri premi

Il premio al miglior film drammatico è andato a Moonlight di Barry Jenkins che ha battuto Manchester By The Sea di Kenneth Lonergan che si è dovuto accontentare del  premio al miglior attore protagonista in un film drammatico, andato a Casey Affleck.

Il ritorno di Brad Pitt

A proposito di Moonlight c’è stato un piccolo colpo di scena nell’arco della serata. A presentare il film è salito sul palco un Brad Pitt in splendida forma accolto da un’ovazione del pubblico durata un paio di minuti che ha lasciato l’attore senza parole.

Isabelle Huppert, grazie alla sua intensa interpretazione in Elle di Paul Verhoeven ha vinto il Golden Globe come migliore attrice protagonista.

Lo stesso film ha trionfato abbastanza a sorpresa nella categoria miglior film straniero battendo il favorito “Toni Erdmann” di Maren Ade e il bellissimo “Neruda” di Pablo Larraín.

Ad Aaron Taylor-Johnson (“Animali Notturni” di Tom Ford) e Viola Davis (“Fences” di Denzel Washington) i premi come migliori attori non protagonisti.

Tra i film d’animazione ad aggiudicarsi l’ambito premio è stato Zootropolis della Disney battendo quatro rivali di assoluto valore : “Oceania”, “Kubo e la spada magica”, “Sing” e “La mia vita da Zucchina”.

Le serie TV

Nel mondo delle serie TV  “The People v. O.J. Simpson: American Crime Story” ha vinto come miglior mini-serie dell’anno.

“Atlanta” è stata la miglior serie commedia  mentre “The Crown” ha vinto il premio come miglior serie drammatica.

Tra gli attori, premi per Tom Hiddleston (“The Night Manager”), Sarah Paulson (“The People v. O.J. Simpson: American Crime Story”), Billy Bob Thornton (“Goliath”), Claire Foy (“The Crown”), Donald Glover (“Atlanta”), Tracee Ellis Ross (“Black-Ish”), Hugh Laurie (“The Night Manager”) e Olivia Colman (“The Night Manager”).

Maryl Streep attacca Trump

Ma il momento più toccante è stato senz’altro quello del discorso di Maryl Streep al ritiro del premio alla carriera Cecil B. DeMille. Il tema del discorso è stato la diversità nel mondo dell’arte.

Se a Hollywood mandassimo via tutti quelli che non sono nati qui non ci resterebbe nulla da guardare se non football e arti marziali, che non sono propriamente arte.

E non poteva di certo mancare la critica, nemmeno troppo velata, al futuro Presidente degli Stati Uniti Donald Trump con riferimento all’episodio avvenuto durante la campagna elettorale in cui l’allora candidato scimmiottò il giornalista disabile Serge Kovaleski.

La Streep ha sottolineato come la mancanza di rispetto provoca altra mancanza di rispetto e la violenza porta ad altra violenza.

La conclusione del discorso non poteva che essere per Carrie Fisher, sua amica e collega scomparsa da poco:

Prendi il tuo cuore spezzato e fallo diventare arte

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