Oggigiorno, vuoi per comodità vuoi maggiore sicurezza, è abbastanza impensabile uscire di casa con soli contanti e senza una carta di pagamento Bancomat nel portafogli.

Ed i negozianti che non accettano la carta come strumento di pagamento sono visti abbastanza male e si tende a non frequentarli soprattutto se rientrano in zone frequentate da turisti che non accettano di uscire con troppi contanti in tasca.

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Ma se pensiamo che una cosa che per noi è abbastanza naturale fino a 30 anni fa, almeno in Italia, era l’eccezionale.

Ma come si sono evoluti i pagamenti nella storia?

La società BANCOMAT®, in collaborazione con Feduf (Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio), ha realizzato un’infografica che racconta l’evoluzione dei metodi di pagamento nella storia.

Sentir parlare di baratto ci riporta automaticamente ai tempi dei banchi scolastici delle elementari in cui si studiavano gli Egizi. Furono infatti loro ad usare per primi questa forma di scambio tra prodotti e servizi.

Ma fu probabilmente in Asia intorno al VII secolo a.C. che si passò all’utilizzo delle monete di metallo ed infine alle banconote, nate in Cina nel IX secolo d.C e fatte conoscere nel Vecchio Continente da Marco Polo.

L’infografica ripercorre i capisaldi della storia dei pagamenti fino ad arrivare alle tecnologie su cui sono basate le nuove Carte.

L’evoluzione dei pagamenti nella storia; dal baratto al contactless

Il baratto

Per baratto si intende uno scambio di beni siano essi materiali (prodotti) o immateriali (servizi). Le civiltà antiche come gli Egizi, i Cretesi e i Greci usavano il bestiame, il legno, il sale e i metalli come merce di scambio.

Non esistendo una vera tabella di corrispondenza, il valore delle merci veniva fatto in accordo tra domanda ed offerta.

La prima moneta in metallo

Si narra che la prima moneta della storia è stata creata in Asia Minore intorno al VII secolo a.C. dal re Creso che volle darle il nome di “elettro”, dalla lega di cui era composta.

In realtà le prime monete erano sostanzialmente delle barre prevalentemente di ferro. Fu solo grazie agli imperi romani e macedoni che dobbiamo l’arrivo di monete forgiate in metalli preziosi.

E’ l’ora delle banconote

Siamo sempre in Asia, stavolta in Cina e nel IX secolo d.C. ma c’è lo zampino di un italiano, uno dei più famosi, nella diffusione delle banconote nel vecchio continente. Fu infatti Marco Polo a darne le prime notizie di circolazione. Ma lo spirito conservatore dell’epoca fece si che fu solo in epoca Napoleonica che si diffusero in modo globale.

Siccome storicamente il valore di una banconota è l’equivalente di numerose monete, con la diffusione di questo sistema, si poterono finalmente fare pagamenti di importi elevati consegnando pochi pezzi di carta.

La prima carta di pagamento

Sostanzialmente per più di un secolo non cambiarono i mezzi di pagamento. La banconota venne adottata in tutto il mondo ma nel 1950 ecco una nuova piccola rivoluzione: la Diners Club Ine. introdusse negli USA la prima Carta di Credito.

Nulla di elettronico ovviamente, era da poco finita la guerra ed i calcolatori erano grandi come palazzine a 3 piani. Erano dei dispositivi manuali che trasferivano su voucher cartacei l’impronta dei dati della Carta.

Ancora una volta si arrivava al punto di non dover trasportare tante banconote per un pagamento ma una semplice carta.

Le carte di pagamento in Italia: BANCOMAT® e PagoBANCOMAT®

In Italia le Carte di Debito hanno cominciato a diffondersi solo nel 1983, grazie alle prime Carte del Circuito BANCOMAT®, ancora oggi il più utilizzato nel nostro Paese. Dopo pochi anni è nato il servizio di pagamento PagoBANCOMAT®.

Con la stessa carta oggi puoi sia prelevare contante dai terminali ATM che pagare tramite i POS nei tantissimi esercizi commerciali che ne sono provvisti.

Alcuni dati interessanti presenti nell’infografica sono gli oltre 51mila ATM Bancomat rilevati al 30 settembre 2016, i quasi 1,9 milioni di POS PagoBancomat rilevati al 30 settembre 2016 ed i 37 milioni di Carte Bancomat e PagoBancomat rilevati al 30 settembre 2016.

La velocità di evoluzione tecnologica è impressionante ed in pochi anni si è passati dalla banda magnetica, posta sul retro della carta e che aveva la brutta abitudine di deteriorarsi a causa dell’attrito in fase di “lettura”, alla maggiore sicurezza derivante dai microchip grazie ai quali siamo arrivati addirittura alle carte “contactless” che vengono utilizzate semplicemente avvicinandole al lettore POS senza entrare in contatto fisico.

Ed è dietro l’angolo l’utilizzo delle carte virtualizzate sui nostri smartphone.

Chissà cosa ci attende nel futuro …

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