Diretto da Nick Bruno e Troy Quane, Nimona è un film d’animazione fantasy sull’amicizia e sull’accettazione verso sé stessi e verso gli altri.

Tratto dalla graphic novel di ND Stevenson Nimona è sbarcato su Netflix il 30 giugno, forse non a caso nell’ultimo giorno del Pride Month.

- Advertisement -

Trama

Il protagonista di questa avventurosa storia è Ballister Cuoreardito (Riz Ahmed), cavaliere di un futuristico mondo medievale ingiustamente incolpato per un crimine che non ha commesso. L’unica persona che può aiutarlo a provare la sua innocenza è Nimona (Chloë Grace Moretz), adolescente dispettosa e ribelle, amante del caos, ma soprattutto una delle creature mutaforma che lo stesso guerriero è stato addestrato ad odiare e distruggere. Con l’intero regno contro di lui, ormai solo e screditato, Ballister trova in Nimona non solo un’alleata, ma un’amica sincera. E mentre diventa sempre più difficile tracciare una linea netta tra chi è buono e chi è cattivo, i due incredibili protagonisti sono determinati a dimostrare l’innocenza del cavaliere e smascherare i malvagi, ma soprattutto… a portare un po’ di scompiglio.

La storia d’amore tra Ballister e Ambrosius

Ciò che rende Nimona, tra le altre cose, un progetto coraggioso e rivoluzionario (si, purtroppo al giorno d’oggi una scelta narrativa del genere è ancora considerabile rivoluzionaria) è la dolce storia d’amore tra il protagonista Ballister e il suo fidanzato Ambrosius, cavaliere anche lui.

Amici, amanti, e per un certo tempo della storia anche rivali, nel finale i due si scambiano un dolcissimo bacio che ha regalato soddisfazione e commozione a tutti i fan che hanno potuto finalmente vedere due protagonisti dichiaratamente gay in un lungometraggio animato, trattati con rispetto e senza stereotipi.

La storia tra Ballister e Ambrosius sembrerebbe essere stata un elemento di disturbo per la produzione di Nimona. Dopo vari stop e difficoltà produttive però, il film d’animazione ha potuto vedere la luce ed è stato poi acquistato e distribuito da Netflix. E noi non possiamo che esserne estremamente felici.

Il bacio tra Ballister e Ambrosius risulta tanto importante in quanto eccezione in un panorama cinematografico che è ancora molto lontano da una rappresentazione a 360° della sfaccettata società in cui viviamo. Una rappresentazione così ben fatta di una relazione omosessuale in un film d’animazione, pensato per famiglie e bambini, non ha potuto che regalare un sorriso a tutti coloro che sperano che questa diventi presto la normalità. Sono stati molti i fan della pellicola che si sono espressi sottolineando quanto vedere un film del genere quando erano ancora piccolo sarebbe stato importante per loro.

Allo stesso tempo, fanno riflettere le parole del doppiatore in lingua originale del personaggio di Ambrosius, Eugene Lee Yang, che ha sottolineato quanto il bacio in questione sia un bacio normalissimo e quasi scontato per la storia dei due personaggi, e di come sia stato messo in scena nella maniera più naturale possibile. Pur riconoscendo l’importanza ed il valore di questo bacio nel panorama dell’animazione internazionale, con queste parole Yang ci fa rendere conto che dobbiamo spostarci verso un futuro in cui una scena del genere smetta di essere un’eccezione, ma diventi la normalità al punto da risultare naturale e addirittura scontata agli occhi degli spettatori.

L’identità queer di Nimona

Nimona è un adolescente ribelle in piena regola: seminare caos lungo il suo cammino ed un rifiuto totale delle regole sono ciò che la contraddistinguono. La ragazza è un tornado di energie e non ha intenzione di farsi ostacolare da niente e nessuno nel suo intento di ribaltare la struttura corrotta della società in cui vive. Questo avviene perché (attenzione spoiler!) Nimona è una mutaforma, una creatura che può cambiare forma a piacimento. Più volte nel film sarà infatti questa abilità di Nimona a salvare la situazione, grazie al suo potersi trasformare in gorilla, balena, rinoceronte, o qualsiasi forma richieda la situazione. È la fluidità, quindi, a caratterizzare in parte il personaggio di Nimona, un carattere decisamente queer. Da un certo punto di vista si può quindi dire che il percorso di crescita e di accettazione di Nimona sia paragonabile ad un percorso di transizione.

Nimona è un essere che la società teme e disprezza, una creatura che viene etichettata sulla base di stereotipi e pregiudizi, senza che nessuno voglia conoscerla per quello che è davvero, ossia uno spirito libero cinico e ironico e capace di amare profondamente. Inevitabile non fermarsi a riflettere difronte allo scambio di battute tra Ballister e Nimona, quando il cavaliere ingenuamente le chiede “Non potresti essere semplicemente una ragazza? Sarebe più facile” e la mutaforma risponde con l’unica risposta possibile: “Facile per chi?”.

A rendere preziosa la rappresentazione queer di questo film è il fatto che questi aspetti sono solo una parte del carattere complesso e sfaccettato dei personaggi. I protagonisti non esistono in funzione del loro orientamento, ma sono scritti in maniera credibile e approfondita.

Diverso è bello

Nimona è un’opera che fa dell’accettazione e dell’esaltazione della diversità il suo tema principale, e lo fa soprattutto attraverso i suoi stravaganti e dolci protagonisti. Nimona e Ballister formano una coppia strampalata ma incredibilmente ben assortita. Sono entrambi outsider rinnegati dalla società, l’una perché etichettata come mostro per il suo essere diversa, l’altro giudicato come non all’altezza del suo ruolo da cavaliere al punto da ritenerlo facilmente un assassino. È così sorprendentemente i due trovano l’uno nell’altro qualcuno con cui essere sé stessi. È infatti il rapporto d’amicizia e di accettazione tra Ballister e Nimona ad essere la relazione più importante e approfondita dell’intera opera. Portando avanti il loro piano per smascherare il reale cattivo e ripulire l’immagine di Ballister, i due protagonisti impareranno a conoscersi e apprezzarsi senza riserve e senza pregiudizi, sottolineando un messaggio importante sia per gli spettatori più piccoli che per quelli più grandi: abbracciare il diverso.

L’animazione nel futuro del cinema

Non può passare inosservato che Nimona è l’ennesimo prodotto particolarmente riuscito nel panorama dell’animazione. È ormai sempre più evidente che l’animazione si sta facendo prepotentemente posto nel futuro del cinema d’intrattenimento. Le potenzialità dell’animazione sono state più volte sottolineate durante questa ultima stagione cinematografica; lo dimostrano la cinquina degli oscar ed il discorso di Guillermo del Toro, ma non solo. Oltre a Pinocchio sono tanti i titoli d’animazione che hanno riempito le sale e spesso superato film più tradizionali, dal secondo capitolo del Gatto con gli stivali, al grande successo di pubblico dei film anime vecchi e nuovi.

Se il futuro del cinema riserva un posto d’onore al mondo dell’animazione ed alle sue potenzialità, allora è un futuro che sono davvero impaziente di scoprire.

Nimona: una storia d’amore e accettazione

Nimona è un lungometraggio d’animazione non privo di difetti, tra i quali spiccano forse i personaggi secondari un po’ troppo trascurati e l’ambientazione poco dettagliata. Ciò nonostante, i difetti riescono a passare in secondo piano quando ci si trova a vivere quell’ora e mezza di avventure genuinamente divertenti e momenti sinceramente emozionanti. Nimona, oltre a divertire ed emozionare, ha il grande merito di riuscire a parlare ad un pubblico vastissimo portando all’attenzione dello spettatore grande e piccino tematiche importanti e sempre attuali, in modo mai retorico.

Nimona è una storia d’amore e accettazione verso gli altri ma soprattutto verso sé stessi, raccontata attraverso un immaginario fantastico e sognante che solo l’animazione è in grado di ricreare.

- Advertisement -

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.