L’unica cosa che serve è tenere con voi dei “ pensieri felici” e, al teatro Sistina di Roma la magia diventerà realtà grazie  alle avventure di Peter Pan  (Manuel Frattini).

peter panCon le musiche di Edoardo Bennato ( tratte dall’album “Sono solo canzonette“), un irriverente cantastorie apre la serata. Attenzione genitori perché ha la pretesa di insegnarci a cantare, sognare e volare ma, solo chi sa ascoltare veramente, può vivere le avventure di Peter Pan e dei bimbi sperduti .

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Un enorme libro si apre e  ci porta nella camera dei bambini più famosi delle fiabe: Wendy (Martha Rossi), Gianni e Michele , con l’inseparabile e speciale tata Nana.

 Il musical , tratto dal capolavoro di James Matthew Barrie, ha saputo incorniciare nella giusta misura ogni personaggio incontrato.

Il grido di stupore dei bambini presenti in sala, all’ingresso “ volante” di Peter Pan, e durante il  litigio con la sua ombra dispettosa, ha regalato alla serata quel tocco di magia in più che vale davvero la pena di provare e, restituisce al musical stesso, quel vestito di unicità che solo una storia universale come quella delle avventure del ragazzo che non voleva crescere, sa portare.

Dai toni pastello di una cameretta di Londra ci troviamo in seguito proiettati nei colori caldi  del vascello del cattivissimo Capitan Unicino  (Pietro Pignatelli), in compagnia della sua ciurma e del fedele Spugna.

E poi ancora sull’isola che non c’è, in compagnia dei bimbi sperduti , degli indiani e di Giglio Tigrato.

Fra le acrobazie aeree di Peter Pan, le ( innocue) palle di cannone che volano sul pubblico, i giochi di laser che creano Trilly,  balletti e coreografie (Chiara Valli) alternati anche all’utilizzo della tecnologia 3D, probabilmente la parte più coinvolgente dello spettacolo è anche la più emozionante: tutti in piedi, bambini e adulti a gridare “ io credo alle fate” per aiutare una esanime Trilly a brillare ancora.

Da sempre – ricorda Peter – la voce dei bambini è quella più forte.

Per questo vale la pena regalare e regalarsi quasi tre ore di spettacolo ben costruito: i più piccoli potranno sognare un po’ e i grandi avranno la possibilità di tornare, almeno per una serata, di nuovo bambini.

Ma fate attenzione: se sentirete il tic tac di un orologio, guardatevi intorno … il colpo di scena finale è garantito.

Fino al 9 Dicembre avete tempo per imparare a volare.

“ Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate anche di essere in grado di farlo” J.M. Barrie.

 

Alcune foto dello spettacolo (di F. Caperchi)

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