«Gli amori impossibili sono quelli che durano per sempre» dice a un certo punto uno dei protagonisti di Nuovo Olimpo, il nuovo film di Ferzan Ozpetek disponibile su Netflix dal 1 novembre 2023. 

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Questa è probabilmente anche la frase che riesce a riassumere in poche parole il senso del film di Ozpetek, forse il primo del regista che mette al centro una storia d’amore e non più solo i sentimenti che nascono dalle dinamiche razionali. 

La storia è quella di Elia e Pietro che si incontrano e conoscono nel 1978 in un cinema di Roma. Si innamorano perdutamente, a prima vista. Le circostanze fanno sì che si perdano di vista, fino a incontrarsi di nuovo più di trent’anni dopo. 

NUOVO OLIMPO: IL CAST E LE MUSICHE

Il cast d’eccezione è composto da: Damiano Gavino, Andrea Di Luigi, Aurora Giovinazzo, Alvise Rigo, Giancarlo Commare, Annandrea Vitrano, Costanza Tortoli, Erik Tonelli, Luca Finotti, Davide Mancini, Federico Mancinii, Greta Scarano, Jasmine Trinca e Luisa Ranieri. 

Le musiche originali di “Nuovo Olimpo” sono di Andrea Guerra (Ma cosa ci dice il cervello, Immaturi). La colonna sonora del film include il brano che accompagna i titoli di coda “Povero Amore”, interpretato da Mina,  che già aveva collaborato con il regista nei film “La dea fortuna” e Le fate ignoranti – La serie.

NUOVO OLIMPO: IL PUNTO DI PARTENZA E’ UNA STORIA VERA

“Il punto di partenza del film è una storia vera che mi è successa negli anni ’70 e che da tanto tempo volevo usare come spunto per farne un film. Avevo però regolarmente rimandato forse perché, pur raccontando sempre in altri film i sentimenti che nascono da dinamiche relazionali, non ho mai dato centralità a una vera e propria storia d’amore.” ha dichiarato il regista.

LA FORZA DEGLI AMORI COMPIUTI

La franchezza e l’impatto emotivo di Nuovo Olimpo induce sin dai primi minuti alla riflessione mista a nostalgia per l’epoca raccontata: gli anni settanta a Roma, il cinema in bianco e nero e l’Italia che cambia. Ritroviamo in questo film, grazie al percorso di Enea- alter ego del regista, anche il percorso professionale di Ozpetek stesso, assieme ad un pubblico all’inizio titubante e che solo dopo decenni è riuscito ad avvicinarsi senza pregiudizi alle opere del regista. Memoria personale e collettiva si fondono in modo perfetto e mai banale.

Molto riusciti i personaggi femminili, soprattutto quello della cassiera Titti, interpretata magistralmente da Luisa Ranieri. Gli attori Damiano Gavino (Enea) e Andrea Di Luigi (Pietro) possono e riescono ad esprimere in questo film  tutto il loro talento e le capacità interpretative. 

La forza degli amori incompiuti capaci di stravolgere mente e cuore è qui raccontata in modo originale e per nulla banale, ad eccezione dell’ultima parte del film che a tratti sembra un pò forzata e forse fin troppo melò. 

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