Ricco di novità, il Premio Ubu 2017 festeggia la quarantesima edizione con una festa che unisce artisti, critici e spettatori, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano sabato 16 dicembre alle 15.00 precise.

Promosso dall’Associazione Ubu per Franco Quadri – volta a valorizzare l’opera del grande critico e editore milanese – il riconoscimento più ambito del teatro italiano sarà protagonista della trasmissione radiofonica “Piazza Verdi”, a cura di Elio Sabella che trasmetterà in diretta radiofonica l’intera premiazione.

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Il Premio Ubu 2017 è realizzato con il patrocinio e contributo del Comune di Milano-Assessorato alla Cultura, Moda e Design, con il contributo della Fondazione Cariplo, in collaborazione con Ateatro e Il tamburo di Kattrin.

15 categorie

Quindici categorie, dallo Spettacolo dell’anno ai Premi Speciali, con l’inserimento per la prima volta di un Premio alla carriera e di un premio al Migliore spettacolo di danza per il quale sono stati invitati a votare critici del settore. Particolare attenzione ai giovani con le categorie del Miglior attore o performer e Miglior attrice o performer under 35, ai percorsi progettuali con il premio al Migliore progetto curatoriale, e alla drammaturgia, con una doppia categoria per premiare i testi o le scritture drammaturgiche sia italiane che straniere.

La quarantesima edizione del Premio Ubu – realizzato completamente in forma di referendum – è stata occasione di un processo di consultazione tra i votanti, consultazione che ha preceduto la fase di votazione, con la raccolta di indicazioni e suggerimenti che i referendari sono stati invitati a inviare al direttivo dell’Associazione Ubu per Franco Quadri. Tra gli esiti di tale processo, la partecipazione al voto di 13 nuovi critici, la cui presenza ha permesso di allargare lo sguardo sulle aree meno battute del territorio nazionale e di includere nuove testate online di critica teatrale.

La stretta collaborazione con Rai Radio3 – con cui il Premio Ubu intrattiene una relazione storica, intensificatasi dall’anno scorso con esiti di grande ascolto e partecipazione del pubblico social – permette a questa festa unificante del teatro italiano di farsi anche occasione di approfondimento e riflessione e, insieme, di “gioco”, come è nella natura del Premio, come era nella linea editoriale e critica del Patalogo. Ed è un modo per raccontare a un pubblico più ampio che cosa sono stati, che cosa sono e che cosa potranno essere in futuro questi Premi che rappresentano un patrimonio nazionale.

I referendari sono 66

Sono 66 i referendari che hanno preso parte alla votazione dei Premi Ubu 2017, come sempre svoltasi in due fasi: dapprima l’invio delle preferenze da parte di ogni votante, cui seguirà nei prossimi giorni il ballottaggio che decreterà i vincitori. Gli esiti del ballottaggio includono per ogni categoria i tre lavori che hanno totalizzato il maggior numero di voti (si registrano più titoli in caso di parità di voti al terzo posto). Le nomination riportano i candidati in rigoroso ordine alfabetico.

Allo scopo di tenere vivo lo spirito del premio, ideato e realizzato da Franco Quadri, l’Associazione lavora – in collaborazione con ateatro e Il tamburo di Kattrin – documentando la stagione di riferimento in un nutrito database che raccoglie più di 700 spettacoli prodotti in Italia tra il 1° settembre 2016 e il 31 agosto 2017 (l’elenco è disponibile online al link www.ateatro.org/premioubu.asp e contribuisce ad aggiornare l’archivio del Patalogo/Ubulibri).

Lo svolgimento delle votazioni è stato coordinato dalla segreteria dell’Associazione Ubu per Franco Quadri – composta da Alessandra Farneti con la supervisione di Leonardo Mello.

Si ringraziano per la generosa ospitalità del Premio Ubu 2017 Sergio Escobar e il Piccolo Teatro di Milano. Si ringrazia per la collaborazione Rai Radio3.

PREMI UBU 2017

Risultati della prima votazione

I candidati al ballottaggio (in rigoroso ordine alfabetico)

Spettacolo dell’anno

Assassina di Franco Scaldati (regia Enzo Vetrano e Stefano Randisi; produzione ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione)

Il cielo non è un fondale di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini (regia Daria Deflorian e Antonio Tagliarini; produzione Sardegna Teatro, Teatro Metastasio di Prato, Emilia Romagna Teatro Fondazione; coproduzione A.D. Odéon – Théâtre de l’Europe, Festival d’Automne à Paris, Romaeuropa Festival, Théâtre Vidy-Lausanne, Sao Luiz – Teatro Municipal de Lisboa, Festival Terres de Paroles, Théâtre Garonne, scène européenne – Toulouse)

Inferno. Chiamata pubblica per la “Divina Commedia” di Dante Alighieri ideazione di Marco Martinelli e Ermanna Montanari (regia Marco Martinelli e Ermanna Montanari; produzione Ravenna Festival; coproduzione Ravenna Teatro/Teatro delle Albe)

Macbettu di Alessandro Serra (regia Alessandro Serra; produzione Sardegna Teatro, Teatropersona)

Miglior spettacolo di danza

And It Burns, Burns, Burns. Quadro finale del Prometeo di Simona Bertozzi (coreografia Simona Bertozzi; produzione Nexus 2017)

La morte e la fanciulla di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni (coreografia Michele Abbondanza e Antonella Bertoni; produzione Compagnia Abbondanza Bertoni)

R.OSA/10 esercizi per nuovi virtuosismi di Silvia Gribaudi (coreografia di Silvia Gribaudi; produzione La Corte Ospitale, Silvia Gribaudi Performing art; coproduzione Santarcangelo Festival)

Sylphidarium. Maria Taglioni on the Ground di Francesca Pennini (regia e coreografia Francesca Pennini; produzione CollettivO CineticO; coproduzione Théâtre de Liège, Torinodanza Festival, Festival MITO, CANGO – Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza)

Miglior progetto curatoriale
  • Carrozzerie | n.o.t. spazio indipendente di Roma
  • Futuri Maestri progetto del Teatro dell’Argine
  • Inferno. Chiamata pubblica per la “Divina Commedia” di Dante Alighieri di Marco Martinelli e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe
  • Versoterra – a chi viene dal mare progetto di Mario Perrotta

Miglior regia
  • Massimiliano Civica per Un quaderno per l’inverno
  • Emma Dante per Bestie di scena
  • Antonio Latella per Pinocchio
  • Massimo Popolizio per Ragazzi di vita
  • Alessandro Serra per Macbettu
Miglior allestimento scenico
  • Romeo Castellucci (La democrazia in America)
  • Edoardo Sanchi (Inferno. Chiamata pubblica per la “Divina Commedia” di Dante Alighieri)
  • Gianni Staropoli (Il cielo non è un fondale)
Miglior progetto sonoro o musiche originali
  • Francesco Antonioni (Sylphidarium. Maria Taglioni on the Ground)
  • Monica Demuru (Il cielo non è un fondale)
  • Gianluca Misiti (Cantico dei Cantici)
Migliore attore o performer
  • Alberto Astorri (Un quaderno per l’inverno)
  • Leonardo Capuano (Macbettu)
  • Roberto Latini (Cantico dei Cantici)
  • Lino Musella (L’ammore nun ’è ammore e Orphans)
Migliore attrice o performer
  • Silvia Calderoni (Raffiche)
  • Daria Deflorian (Il cielo non è un fondale)
  • Monica Demuru (Il cielo non è un fondale)
  • Federica Fracassi (Erodiàs)
  • Giulia Lazzarini (Emilia)
  • Paola Roscioli (Lireta – a chi viene dal mare)
Miglior attore o performer Under 35
  • Christian La Rosa
  • Vincenzo Nemolato
  • Josafat Vagni
Miglior attrice o performer Under 35
  • Serena Balivo
  • Elena Cotugno
  • Claudia Marsicano
Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica
  • Acqua di colonia di Elvira Frosini, Daniele Timpano
  • Un quaderno per l’inverno di Armando Pirozzi
  • La vita ferma di Lucia Calamaro
Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica
  • Afghanistan: il grande gioco di Lee Blessing, David Greig, Ron Hutchinson, Stephen Jeffreys, Joy Wilkinson
  • L’arte del teatro di Pascal Rambert
  • Emilia di Claudio Tolcachir
Premio Ubu alla carriera
  • Giulia Lazzarini
  • Enzo Moscato
  • Antonio Tarantino
Miglior spettacolo straniero presentato in Italia

Belgian Rules/Belgium Rules di Johan De Boose (ideazione e regia Jan Fabre; produzione Troubleyn/Jan Fabre; coproduzione Napoli Teatro Festival Italia-Fondazione Campania dei Festival, ImPulsTanz Vienna International Dance Festival, Théâtre de Liège, Concertgebouw Brugge)

Five Easy Pieces di Milo Rau (regia Milo Rau; coproduzione CAMPO & IIPM; coproduzione  Kunstenfestivaldesarts Brussels 2016, Münchner Kammerspiele, La Bâtie – Festival de Genève, Kaserne Basel, Gessnerallee Zürich, Singapore International Festival of Arts (SIFA), SICK! Festival UK, Sophiensaele Berlin, Le phénix Scène Nationale Valenciennes Pôle européen de création)

The Great Tamer di Dimitri Papaioannu (regia Dimitri Papaioannu; produzione Onassis Cultural Centre – Athens; coproduzione CULTURESCAPES Greece 2017 – Basilea, Dansens Hus Sweden, EdM Productions, Festival d’Avignon, Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, National Performing Arts Center-National Theater & Concert Hall, NPAC-NTCH – Taiwan, Seoul Performing Arts Festival, Théâtre de la Ville – Paris / La Villette – Paris)

Krapp’s Last Tape di Samuel Beckett (regia Oskaras Koršunovas; produzione OKT/Vilnius City Theatre)

Nicht Schlafen (Non dormire) di Hildegard De Vuyst (regia Alain Platel; produzione les ballets C de la B; coproduzione Ruhrtriennale, La Bâtie-Festival de Genève, Torinodanza festival, la Biennale de Lyon, L’Opéra de Lille, Kampnagel Hamburg, MC93-Maison de la Culture de la Seine-Saint-Denis, Holland Festival, Ludwigsburger Schlossfestspiele, NTGent, Brisbane Festival)

Richard III di William Shakespeare (regia Thomas Ostermeier; Schaubühne Berlin)

Segnalazioni per Premi speciali

L’attività editoriale AkropolisLibri – di Teatro Akropolis – per la pregevole opera di storicizzazione del presente nel presente in nutriti volumi annuali che documentano l’attività svolta nel corso del festival “Testimonianze ricerca azioni”, rilanciando anche la lezione del passato, come nel caso della pubblicazione delle opere inedite di Alessandro Fersen.

C.Re.Sco. – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea – per la sua funzione di osservatorio critico sulle politiche teatrali del nostro Paese e di “pensatoio” intorno alle questioni teoriche suscitate dalla scena contemporanea, oltre che di propulsore di iniziative finalizzate a una più viva presenza delle differenti realtà artistiche nel contesto socio-politico-culturale italiano.

Fabulamundi. Playwriting Europe – progetto ideato e realizzato da PAV – per il pluriennale contributo di accompagnamento e conoscenza della drammaturgia italiana in Europa e di quella straniera in Italia, attraverso azioni di traduzione, mise-en-espace e confronto critico. Percorso che ha ottenuto il sostegno di Europa Creativa e che svolge, di fatto, un’attività di supplenza a iniziative solitamente appannaggio di ministeri e istituzioni culturali internazionali, arrivando oggi a disegnare un circuito che tocca dieci nazioni europee – dalla vicina Francia alla più remota Romania – e coinvolge altri tredici partner tra cui, per l’Italia, Area06/Short Theatre e Teatro i.

Fuori Luogo di La Spezia – un chiaro esempio di collaborazione tra artisti e operatori che riunisce CasArsA Teatro, Gli Scarti e Balletto Civile – per l’impegno nella produzione di giovani gruppi indipendenti, ospitati anche in lunghi periodi di residenza, unito alla capacità di portare su un territorio “impermeabile” al nuovo alcune importanti voci del contemporaneo, stimolando su un altro versante il giovane pubblico attraverso numerose attività di laboratorio.

Questo è un comunicato stampa, pertanto le immagini sono fornite dall’Ufficio Stampa dell’artista/manifestazione. Si declina ogni responsabilità riferibile ai crediti e riconoscimento dei relativi diritti.

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