Ramin Karimloo e Earl Carpenter, i protagonisti di “The Phantom of the Opera”sono stati ricevuti stamattina nel salotto azzurro del palazzo municipale di Trieste dal vicesindaco Serena Tonel, alla presenza del presidente del Politeama Rossetti Francesco Granbassi e del direttore organizzativo Stefano Curti. Dopo i trionfi in “The Phantom of the Opera” e nel recente concerto a Trieste, sono ritornati lo scorso weekend al Teatro Rossetti in veste di insegnanti ed hanno tenuto una masterclass gratuita rivolta a giovani performer di musical.

Durante l’incontro è stato ricordato più volte il successo della messa in scena della prima italiana assoluta “The Phantom of the Opera” a luglio a Trieste. “E’ stato un momento importante per la città, dal punto di vista artistico e culturale ma anche economico. Il vostro ritorno a Trieste è un regalo che avete fatto alla città. Penso che Trieste abbia conquisto un pezzetto del vostro cuore e voi avete conquistato I cuori di tanti triestini ” ha detto il vicesindaco Serena Tonel.

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Le due star internazionali sono rimaste letteralmente conquistate dal pubblico di Trieste e dalla bellezza della città, tant’è che infatti vi hanno fatto ritorno a ottobre per il concerto “From the Rehearsal Room” e nel weekend del 2 e del 3 dicembre per una masterclass gratuita, alla quale hanno partecipato giovani performer di Trieste ed altre città italiane.

Lavorare per dare opportunità ai giovani, creando percorsi formativi ad hoc e costruendo così le basi del musical di domani: con questo spirito Carpenter e Karimloo si sono calati nel ruolo di insegnant durante la masterclass, con la semplicità e la generosità che li caratterizza da sempre. L’atmosfera intima e famigliare ha messo tutte e tutti a proprio agio. Ogni alunno ha avuto modo di esibirsi e al termine della canzone è stato dato ampio spazio a osservazioni e suggerimenti. Nelle ore e negli spazi di lavoro l’attenzione è stata rivolta solo all’apprendimento e alla crescita, non alla promozione degli individui o alla ricerca del riconoscimento personale. Insomma: un’esperienza formativa unica che ha arricchito tutti – alunni e insegnanti – e che speriamo abbia un seguito in futuro.

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