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Valentina e Nicoletta

Ci troviamo in compagnia di Nicoletta Cabassi e Valentina Versino, due coreografe ed autrici indipendenti invitate a fare una performance in occasione della presentazione e proiezione del film “Dancing Dreams – Sui passi di Pina Bausch“.

Nicoletta Cabassi, emiliana, infatti aveva già avviato un rapporto di scambio e collaborazione politico-culturale con ANAC Autori e Indicinema in occasione del MovEm nel 2009 e in questa particolare occasione è stata invitata a danzare come evento di apertura della serata e poichè Nicoletta e Valentina stanno lavorando assieme ad un progetto ha pensato di coinvolgere nella performance anche la collega.

Ciao Valentina, abbiamo appena assistito alla tua esibizione in compagnia di Nicoletta Cabassi, ci racconti qualcosa di questa esperienza ? Come nasce questa collaborazione ? Vi conoscete da tempo ?
Valentina: La nostra collaborazione nasce in merito al nostro progetto os-SO che è stato selezionato per il Napoli Teatro Festival – sezione Fringe – e per noi è la prima volta che lavoriamo assieme anzi ieri sera è stato il nostro battesimo artistico – ci conosciamo di nome da tempo ma la collaborazione inizia adesso

E quali sono le emozioni che vive una danzatrice, (a proposito il termine è giusto?), ad esibirsi in un contesto così bello come l’Isola Tiberina? E più in generale cosa si prova ad esibirsi in un’estemporanea ovvero senza che il pubblico se l’aspetti realmente, senza un palco che ti separi dalle persone ma che sono parte dello spettacolo ?
Valentina: “essendo io romana il contesto dell’Isola Tiberina è stato profondamente emozionante e per me è stato come danzare ‘la storia’ sulla Storia”
Nicoletta: ” danzatrice è termine giusto se separato dall’attività creativa, è esibizione che è termine scorretto. Non abbiamo nulla da esibire, la performance non mostra: vive, rappresenta, propone un mondo, una poetica, uno ‘stare’, uno stato d’animo … io non sono romana ma ovviamente danzare in un contesto millenario non è la stessa cosa che danzare in uno spazio teatrale”
N.  e V.: “il fatto di fare performance senza barriera tra me e pubblico e in location inusuali e in site-specific (natura stessa del concetto di performance) ci stimola da sempre ed ogni volta è un evento a sé stante e proprio per questo prezioso ed unico, inoltre il contatto col pubblico è più diretto anche se ieri sera non abbiamo interagito con esso”.

Questo progetto a 2 diventerà uno spettacolo ? Quali sono i programmi futuri ?
N. e V.: ” Questa performance che hai visto non diventerà nessuno spettacolo tuttavia. come già accennato, stiamo attualmente lavorando al nostro progetto os-SO di cui presentiamo un brevissimo studio il 24 giugno a Napoli – in futuro contiamo di completare il progetto e produrlo per farne uno spettacolo a serata intera quindi distribuirlo in Italia e all’estero”.

Visto che la vostra presenza qui nasce dalla proiezione sul film di Pina Bausch, qual è il vostro approccio nei confronti di questa fantastica coreografa ?
Nicoletta: “è una domanda molto complessa … credo che chiunque abbia la mia età (e non solo) sia inevitabilmente cresciuto con l’ombra del tanztheater se non come scelta come qualcosa di inconscio – io non uso la sua modalità, sono più vicina ad altri linguaggi tuttavia la Bausch è stata immensa e non si può evadere dalla sua LEZIONE”.
Valentina: “Rispondere brevemente ad una domanda del genere è molto difficile; Pina Bausch è stata, è e sarà per me, ma credo anche per molti altri coreografi, una figura fondamentale. Ma È anche riduttivo pensare che sia stata solo fonte di ispirazione coreografica per me. La Bausch mi ha sempre colpita per il suo naturale approccio Umano alla danza, per il coraggio e la sensibilità di rendere Danza delle azioni quotidiane, gesti ed atteggiamenti, fuori da schemi estetici convenzionali e preconfezionati, dando così libertà d’espressione emotiva al corpo. È riuscita a creare poesie fisiche partendo dalla semplicità dell’umano”.

Grazie per la piacevole chiacchierata ed in bocca a lupo per Napoli.

Alcune immagini della serata

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