“Studi Pucciniani”. Vol. 6Rassegna periodica sulla musica e sul teatro musicale nell’epoca di Giacomo Puccini

A cura di Michele Girardi

Il Centro Studi Giacomo Puccini ha dato alle stampe il pregiato libro “Studi Pucciniani” (volume 6) stampato per conto di Leo S. Olsckhi Editore, una rassegna sulla musica e sul teatro musicale nell’epoca di Giacomo Puccini a cura di Virgilio Bernardoni e Peter Ross.

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Il presente nuovo volume, racchiude buona parte dell’essenza sulla musica e sul teatro musicale nel periodo legato ad uno dei maggiori e più significativi compositori, donando al lettore più attento quel sentimento di gratitudine nei riguardi dell’opera e del lavoro svolto dal musicista di Lucca, un lavoro così moderno e a tratti ancora sorprendente il quale necessita nuovi studi e nuovi metodi di ricerca per scavare a fondo, sia a livello professionale che umano, in un qualcosa che non avrà mai fine tenendo fede alla più nobile tradizione dell’opera italiana del tardo XIX secolo.

Il Centro studi Giacomo Puccini è una libera istituzione culturale senza fini di lucro, costituita in associazione a Lucca nel 1996, allo scopo di riunire nella città natale di Giacomo Puccini i massimi esperti e gli appassionati della sua figura e della sua opera.

È un istituto di ricerca che si avvale di un Comitato scientifico internazionale che svolge e promuove ricerche su Giacomo Puccini e le sue opere, sui loro intrecci con la musica e il teatro d’opera del loro tempo, sui contesti culturali e materiali nei quali il musicista visse e operò.

È un ente di documentazione che rende accessibile a tutti – appassionati, musicisti, studiosi – i testi, i documenti e le fonti sonore e iconografiche inerenti Giacomo Puccini uomo e musicista. Il Centro è attestato come punto di riferimento nel mondo per ogni sorta di attività sul compositore, sia di ricerca, sia di divulgazione culturale, sia di consulenza con teatri e enti pubblici e privati per la realizzazione di spettacoli e manifestazioni.

La presente pubblicazione consta 202 pagine con 8 figure evocative, 7 esempi musicali e 8 tavole fuori testo a colori offrire i contributi di studiosi, giovani e affermati, nel segno dell’interdisciplinarietà, punto di vista fertile per l’arte tra Otto e Novecento. Storici della musica (Federico Fornoni, Kunio Hara, Francesco Fontanelli), dell’arte (Daniele Galleni), uno storico (Gerardo Tocchini) e un giornalista e scrittore (Mauro Balestrazzi), si occupano di opere (Tosca, Il tabarro, Gianni Schicchi), e molto altro, ritraendo un inedito Puccini, intellettuale aggiornato in un’epoca di cambiamenti radicali.

L’articolato saggio è capace di affrontare con maturità di giudizio e nitore intellettuale il mondo pucciniano mediante i contributi offerti dalla musicologia e dagli studi sul cinema, dalla librettologia e dalla filologia operistica, dalla comparatistica drammatica e letteraria, la tradizione editoriale delle partiture e le scelte creative della piena maturità, alle prospettive della critica. Sfogliando il libro si coglie la bellezza delle traiettorie della poetica pucciniana.

“Studi pucciniani” 6 ribadisce la sua vocazione all’interdisciplinarità, fondamentale in un’era di cambiamenti epocali come la fin de siècle, dove operò Puccini.

Se il musicologo Federico Fornoni indaga sul rapporto che il teatro del compositore lucchese instaura con la bellezza nel contesto sociale coevo, lo storico Gerardo Tocchini getta luce nuovissima sul caso di Tosca, autentica opera ‘politica’. La parola torna poi ai musicologi: Kunio Hara coglie assonanze nella figura dello scaricatore, fra il Puccini della Bohème e del Tabarro, Francesco Fontanelli si muove su diversi fronti (letteratura, pittura e musica), avvalorando le radici francesi del primo pannello del Trittico, che vola molto al di sopra delle correnti estetiche contemporanee.

Lo storico dell’arte Daniele Galleni mette poi a fuoco la fantasia dello scenografo Galileo Chini che, alle prese con Gianni Schicchi, valorizza la cultura artistica fiorentina medievale e rinascimentale. Chiude la cronologia aggiornata delle opere di Puccini dirette da Toscanini proposta da Mauro Balestrazzi, giornalista e scrittore, che la introduce considerando vari aspetti della loro amicizia, fornendo poi dati importanti per comprendere meglio la ricezione dei melodrammi pucciniani nel mondo.

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