“E la giostra va” di Francesco Libetta

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Conversazioni con Gianni Tangucci

Il libro di dialoghi sulla vita del teatro musicale (pubblicato da EDIFIR, 132 pagine con fotografie) è un rimando interessante, ricco di spunti e di nozioni. Anche la danza e il balletto trovano ampio spazio in un capitolo appositamente dedicato, a cui si fa riferimento al fraseggio e al pensiero, che va di pari passo con il ballerino che trova aiuto nel fisico con un conteggio coreografico.

Molti gli spunti e i parallelismi per comprendere al meglio il connubio tra musica e coreutica. Dal passo a due di “Giselle” con Carla Fracci, ai gruppi di Martha Graham, ai ricordi professionali nella evocativa Venezia.

Nomi storici e leggendari si incrociano mediante il movimento e la cultura: Béjart, Neumeier, Petit, Diaghilev, Kirkland, Bortoluzzi, Faraboni, Lifar, Baryshnikov, Bausch e Menegatti con i suoi “balletti raccontati”.

Il tutto è documentato quale vivida occasione di arricchimento nel tempo, nello spazio, e nelle forme. Il convivio tra i due protagonisti di questo prezioso volume respira di evoluzione, di didattica, di esperienza ma soprattutto di chiarezza quale perfetta armonia tra le arti.

Negli uffici dei grandi teatri storici si prendono incessantemente decisioni di ogni genere. Scelta del repertorio, di coreografi, registi, cantanti, compositori, scenografi, strumentisti, direttori, grafici. Coordinare consapevolmente questo microcosmo artistico richiede competenze particolari e talenti specifici. Questo libro è basato su ricordi personali di una vita professionale.

Nato a Pesaro, Gianni Tangucci si è diplomato in pianoforte a Venezia, la città dove vive tuttora. È stato direttore artistico dei teatri di Bologna, Venezia, Roma, Firenze, vicedirettore artistico del Teatro alla Scala di Milano, consulente artistico all’Arena di Verona, a Genova, Treviso, Parma, Napoli.

Attraverso racconti e retroscena di tanti spettacoli rimasti nella leggenda (la “Nona” di Béjart in piazza San Marco, “Outis” di Berio alla Scala, il “Prometeo” di Nono, “Lorenzaccio” di Bussotti…) si evince quanto sia importante la lettura e la comprensione delle circostanze culturali ed economiche di una città perché il teatro possa svolgere appieno quella sua particolarissima funzione di specchio del mondo, della vita interiore e anche della vita sociale dell’uomo.

L’autore

Francesco Libetta, noto pianista, compositore e direttore d’orchestra, ha consolidato la sua reputazione nel mondo della musica classica non solo per il suo talento e la sua tecnica eccezionale al pianoforte, ma anche per il suo ampio repertorio che attraversa diverse ere e stili musicali. La sua educazione musicale, radicata profondamente nelle tradizioni italiane, è stata arricchita da studi compiuti anche in prestigiose istituzioni in Francia e Russia.

Il viaggio artistico di Libetta prende il volo veramente quando, nel 1994, si guadagna lo sguardo attento del pubblico internazionale con un recital tenutosi durante le Serate Musicali nella famosa Sala Verdi a Milano. Questo evento è stato il punto di lancio per molteplici inviti nei circuiti concertistici più

Come direttore d’orchestra ha collaborato con I Filarmonici di Verona, la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli, la Filarmonica di Benevento, l’ICO “Magna Grecia” di Matera e Taranto, l’Orchestra del Teatro Nazionale di Tirana.

Ha realizzato numerose registrazioni (pubblicate anche negli Stati Uniti): le “Variazioni Diabelli” di Beethoven, le trascrizioni di Liszt delle opere wagneriane, di Mozart, brani di Debussy, Brahms, Ravel e Chopin, numerose opere di Schumann, l’integrale della musica per tastiera di Georg Friedrich Händel, di Giovanni Paisiello e Leo Delibes. Ha eseguito le “32 sonate di Beethoven per pianoforte”, l’integrale pianistica di Chopin, e la “prima assoluta” (1990) dei 53 Studi di Leopold Godowsky sugli Studi di Chopin.

Il regista Bruno Monsaingeon ha dedicato un filmato, premiato con il Diapason d’Or e lo CHOC – Le Monde de la Musique, al concerto da lui eseguito al Festival pianistico di Roque d’Anthéron. Direttore dei master di pianoforte della Fondazione P. Grassi di Martina Franca, è stato docente presso la Miami Piano Festival Academy in Florida.

Ha insegnato per venti anni musica da camera presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, dimettendosi nel 2020. Nel 2005 appare nel film “Musikanten” di Franco Battiato, con cui collabora anche successivamente. Nel 2009 è stata prodotta la sua opera musicale “Ottocento”, scritta in collaborazione con il coreografo e regista Fredy Franzutti (Otranto – Agosto 2009. Ripresa a Roma, Auditorium di via della Conciliazione – Gennaio 2010).

Viene messa in scena la storia dell’assedio subìto da Otranto nel 1480. Nel 2010 la casa discografica statunitense Marston lo include in una antologia di interpreti chopiniani storici, che a partire da Pabst include de Pachmann, Friedman, Paderewski, Rubinstein, Lipatti, Bartok, etc., e un unico altro italiano: Busoni.

È stato direttore artistico del “Miami International Piano Festival in Lecce” e nel 2003 ha fondato l’Associazione Nireo, che per vent’anni ha promosso la valorizzazione e documentazione di brani e autori, anche attraverso la ripubblicazione discografica.

Nel 2018 pubblica il libro “Musicista in pochi decenni – Idoli, opinioni, esperienze sulla strada del successo sicuro”, ironica e interessante riflessione sul mondo pianistico odierno.

Nel 2019 fonda con Stefania Ballone, Christian Fagetti e altri ballerini il gruppo di “Coreofonie”, spettacolo di musica e danza. Nel 2023 la Sony Music ha pubblicato una registrazione dedicata alla musica pianistica di Ezio Bosso, che include la trascrizione di Libetta della Sinfonia “Oceans”.

Gianni Tangucci, nato a Pesaro nel 1946, inizia gli studi musicali al locale Conservatorio “G. Rossini”, diplomandosi in pianoforte al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.

Intraprende subito la carriera professionale in campo teatrale come Maestro Collaboratore al Teatro “La Fenice” di Venezia, dove nel 1970 ricopre mansioni artistiche ed organizzative, nel 1978 assume l’incarico di Segretario Artistico e nel 1981 di Direttore dell’Organizzazione Tecnico-Artistica.

Nel 1983 è Assistente del Direttore Artistico del Teatro alla Scala, dove collabora due stagioni. Nel settembre 1985 è nominato Direttore Artistico del Teatro Comunale di Bologna, carica che ricopre per le stagioni 1985/86 e 1986/87.

Nelle stagioni 1987/88 e 1988/89 è Direttore Artistico al Teatro “La Fenice” di Venezia, dopo essere stato Consulente Artistico all’Opera di Genova. Dal settembre 1989 a tutto il 1995 è stato Vice Direttore Artistico del Teatro alla Scala di Milano.

Dal 1987 al 1992 è stato inoltre Consulente Artistico al Teatro Comunale di Treviso dove, con la collaborazione e la direzione di Peter Maag, ha promosso e seguito il progetto “La Bottega” per giovani cantanti, legata al concorso lirico “Toti del Monte”. Dal 1995 al 1998 è stato Consulente Artistico al Teatro Regio di Parma.

Da gennaio 1996 a marzo 2000 è stato Direttore Artistico del Teatro Comunale di Bologna. Dall’aprile 2000 è stato Direttore Artistico del Teatro dell’Opera di Roma. Dal dicembre 2002 al 2006 è stato Direttore Artistico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Dal 2005 è Consulente Artistico dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali-Teatro Dal Verme di Milano. Dal 2007 a luglio 2010 è stato Consulente Artistico del Commissario Ministeriale al Teatro San Carlo di Napoli. Dal 2008 è Direttore Artistico della Fondazione Pergolesi Spontini. Nel 2009 è stato Consulente Artistico dell’Arena di Verona. Dal 2011 è Direttore Artistico del Festival internazionale della Cultura di Bergamo.

Ha inoltre tenuto in qualità di docente, un corso presso la Scuola Musicale di Fiesole (Corso Biennale per operatori musicali – Regione Toscana); un Corso di Storia e metodi della direzione artistico-musicale presso l’Università degli Studi di Parma, Dipartimento di Musicologia; un corso di Tecniche marketing e marketing dello spettacolo presso l’istituto Cattaneo di Roma; un corso presso il Master in management dello Spettacolo presso la SDA Bocconi; diverse Masterclasses al Festival Internazionale della Cultura di Bergamo, alla Scuola dell’opera di Bologna, al Festival della Valle d’Itria.

Nel 2013 è diventato Consulente Artistico del Commissario Straordinario della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

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