Arriva al Teatro Cometa Off di Roma dal 24 al 28 gennaio, Disagio lo spettacolo che vede in scena Serafino Iorli scritto e diretto da Lamberto Carrozzi. Abbiamo intervistato il regista e l’attore.

Come nasce l’idea di scrivere Diasagio?

L’idea dello spettacolo nasce da una lunga frequentazione con Serafino Iorli. Volevamo raccontare tutto il nostro disagio di over 50 costretti ad un quotidiano scontro con il caos di una società talmente spersonalizzata ed alienante da indurre i più indifesi all’auto segregazione casalinga, e volevamo farlo a modo nostro, con disincanto e crudeltà.

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Perchè hai pensato a Serafino Iorli come protagonista del tuo testo?

Il Disagio di Lamberto Carrozzi portato in scena da Serafino IorliHo scelto Serafino Iorli, perché le similitudini che lo accostano a la maschera e a la comicità di Stan Laurel, sono molteplici. Questa caratterista ha conferito allo spettacolo quel tocco di leggerezza necessaria a trattare la materia della solitudine senza retorica.

Come è stato dirigere Serafino Iorli?

Bello e difficile

Cosa vuoi che arrivi al pubblico?

Vorrei che attraverso lo spettacolo arrivasse una messaggio di tolleranza e attenzione nei riguardi di tutte quelle persone che non riescono ad adeguarsi alle continue mutazioni dei nostri valori e costumi sociali.

Ci parli in breve del tuo personaggio?

Il Disagio di Lamberto Carrozzi portato in scena da Serafino IorliE’ un personaggio che vive segregato in casa nascondendosi dietro una barriera di bugie con le quali inganna continuamente se stesso. Nel suo delirio ha materializzato una presenza con la quale si scontra continuamente sdoppiandosi e riunendosi attraverso una serie di gag surreali. Vive un precario equilibrio psichico, ma, un incontro, forse, cambierà il suo futuro incerto.

Cos’è per te il disagio?

E’ un pessimo rapporto con noi stessi, con una tendenza a isolarsi e avere frequenti pensieri aggressivi e autolesionisti.

Qual’è la situazione che ti mette più a disagio?

L’ emarginazione, che porta ad una sfiducia in se stessi.

Come hai preso la notizia di rappresentare questo monologo?

E’ stata una nostra scelta, perché entrambi volevamo lavorare sul tema della solitudine e della follia visti attraverso lo sguardo di un ultra 50 enne.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sarò in scena al Teatro Trastevere con lo spettacolo Circus. Con me sul palco ci saranno Patrizia Bollini, Barbara Abbondanza e Lucia Ciardo. Il testo è di Enrico di Fabio e la regia di Pierfrancesco Ambrogio. Saremo in scena dal 20 al 25 marzo.

Cosa vuoi arrivi al pubblico?

La follia del personaggio.

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