Dal 14 al 17 marzo “Il Giuocatore” di Goldoni va in scena al teatro Bobbio di Trieste

Tutto parte da una “scommessa”. Sembra ironico parlando di giocatori, debiti e gioco d’azzardo, ma l’origine della commedia “Il Giuocatore” di Carlo Goldoni risiede proprio in una specie di scommessa. Nel lontano 1750, il drammaturgo Goldoni si era imbarcato nella sfida di scrivere ben 16 commedie in soli 12 mesi. Da questa odissea scaturirono gemme come “La bottega del caffè” e lo stesso “Il Giuocatore”. Goldoni, ispirandosi al suo personale periodo di giocatore d’azzardo, descrive con maestria le dinamiche e gli stati d’animo dei poveri giocatori e di chi sta loro accanto. Con la sua rinomata sensibilità verso tematiche difficili, come i vizi e le ipocrisie della società, dipinge un ritratto vivido e sempre attuale della natura umana e delle sue debolezze.

- Advertisement -

La trama

Nella commedia il protagonista è Florindo, giovane borghese attanagliato dalla dipendenza per il gioco d’azzardo. Intorno a lui gravitano vari personaggi tra cui l’amico Pancrazio, il quale cerca di riportare Florindo sulla retta via, e Rosaura, promessa sposa di Florindo. I debiti e la passione per il gioco portano il giovane al punto di mettere da parte l’amore per Rosaura e la propria felicità per tentare il matrimonio con la ricca ma vecchia signora Gandolfa.

La lettura umana e moderna di Roberto Valerio

La produzione ATP Teatri di Pistoia porta in scena un “Giuocatore” con l’adattamento e la brillante regia di Roberto Valerio. Da sempre interessato all’umanità e all’imperfezione dei personaggi, Roberto Valerio ha saputo restituire lo studio dei caratteri goldoniano in tutte le sue sfumature, da quelle più passionali a quelle più commoventi.

L’adattamento di Valerio rende ancora più godibile e vicina alla contemporaneità un’opera di per sé già incredibilmente moderna. Ci si lascia ammaliare da una commedia deliziosa e leggera, per poi farsi inghiottire nello straziante oblio della tragedia. La narrazione si mantiene fresca e vivace, senza sbilanciarsi mai troppo né in una ridicola farsa, né in un’opprimente dramma. La dipendenza, la febbre del gioco, la corruzione dell’animo ma anche la passionalità, l’amicizia e la speranza sono solo alcuni dei motori che animano una continua girandola di emozioni. La particolare attenzione del regista Valerio all’interprete e all’animo umano permette, poi, un fiorire nuovo dei personaggi e quindi dell’opera stessa. I personaggi principali risplendono di nuova forza e i personaggi secondari, spesso relegati a macchiette, in una posizione farsesca e marginale, rivendicano spazio e autonomia accanto ai protagonisti. Le coordinate storiche non vengono ben definite poiché il contesto ha poca importanza quando i temi trattati risultano tanto universali. Quindi si lascia spazio a interpreti, musica e affascinanti soluzioni sceniche per costruire l’atmosfera della pièce.

Tutti per uno e uno per tutti, ogni interprete ha il suo spazio

Nei panni del protagonista Florindo troviamo Alessandro Averone. Averone ha affinato la sua arte con maestri del calibro di Katy Marchand del Living Theatre e Nicolai Karpov, spaziando poi dal teatro alla televisione e al cinema. È diventato così un interprete eclettico e sensibile, capace di scandagliare le profondità del proprio personaggio. Portando alla vita Florindo, ha dato prova di un impegno estremo, sia emotivo che fisico. Non si è limitato a interpretare Florindo, ma Averone è arrivato a viverlo in maniera viscerale. Senza risparmiarsi in nulla, ha riempito il teatro con grande forza ed è riuscito a travolgere il pubblico con brio, ma anche con humor e tenerezza quando serviva.

Nei panni di Rosaura troviamo Mimosa Campironi. Attrice, cantautrice e compositrice italiana, la Campironi non si fa relegare a interesse amoroso e risulta invece una controparte forte e insieme sensibile per Florindo. Con intelligenza, dona sostanza e carattere al suo personaggio, senza rinunciare a una deliziosa componente di vivacità e sensibilità che ben controbilancia la cupezza del dramma.

Nicola Rignanese interpreta invece Pancrazio, aiutante e amico di Florindo. Il percorso di Rignanese si è da sempre diviso fra grandi autori quali Shakespeare e Pasolini e piacevoli commedie. Per questo, riesce a restituire la profondità e la delizia di un personaggio che può apparire rozzo o farsesco in superficie, ma che nasconde un gran cuore e una grande saggezza.

Come ho accennato prima, ogni personaggio riesce a costruirsi uno spazio autonomo e brillante, senza cadere nella facile trappola della stilizzazione caricaturale. Di conseguenza troviamo interpretazioni eccellenti, brillanti e sfaccettate anche con Alvia Reale nei panni della signora Gandolfa, con Davide Lorino nei panni di Pantalone de’ Bisognosi, padre di Rosaura, con Roberta Rosignoli come Beatrice, amante di Florindo, e con Massimo Grigò e Mario Valiani nei panni di due furbi giocatori d’azzardo.

Una colonna sonora al gusto di Mimosa

La pièce prende vita e si tramuta in un’indimenticabile opera d’arte grazie a un uso raffinato e creativo di luci, scenografia e musica.

Le luci di Emiliano Pona tramutano in un attimo spazi ampli e soleggiati in atmosfere opprimenti e claustrofobiche durante le partite dei giocatori, fino a ricreare scenari ancora più strazianti e cupe tempeste. La scenografia di Guido Fiorato, invece, riproduce un ambiente portuale fatto di porte, scale e bauli che permettono vivaci dinamiche tra i personaggi e incredibili soluzioni registiche.

Infine le musiche originali e le canzoni di Mimosa Campironi, anche interprete di Rosaura, sottolineano lo spirito di ogni scena e i moti interiori dei personaggi. Gli archi, infatti, risultano perfetti nell’amplificare il turbinio di passionalità, tragedia e disperazione che anima l’opera.

Un “Giuocatore” sublime

“Il Giuocatore” di Roberto Valerio è quindi un’opera stupefacente e sublime. Si entra nel regno del duale, tra una comicità dolce-amara e la terrificante tragedia della ludopatia. Viene data vita ad un omaggio al teatro goldoniano, ma anche ad un brillante e moderno adattamento dell’opera.

- Advertisement -

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.