Nella giornata di mercoledì , day off per i ragazzi di Tact, al Teatro Stabile Sloveno è andato in scena uno degli eventi speciali.

Un evento divertente e sorprendente, con protagonista Marco Chenevier.

Quintetto. Ma c’è solo un’artista in scena. Com’è possibile?

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Si, qualcuno si è chiesto questo mercoledì sera quando le luci della sala grande del Teatro Sloveno si sono accese su un Marco Chenevier che entrava titubante in scena.

Chi è Marco Chenevier?

Attore, danzatore e coreografo della Aldes Company, valdostano.

Piglio da intrattenitore nato, con formazione attoriale ma in primis ballerino molto preparato e con una fluidità incredibile tra movimenti sincopati e movimenti più morbidi

Come far fronte alla creazione di uno spettacolo di danza in tempi di crisi (tagli agli enti teatrali compresi)?

Parte da questa riflessione il lavoro di ricerca di Marco Chenevier che crea uno spettacolo nello spettacolo.

Protagonisti sono gli spettatori, che scelti a caso nel pubblico, “creano” la rappresnetazione diventando le figure tecniche indispensabili.

Perché Quintetto?

Quintetto è una coreografia molto speciale per Chenevier ed è figlia di uno spettacolo più vecchio, del 2008.

Questo spettacolo voleva indagare le connessioni tra arte e scienza alla luce dei tagli ai rispettivi campi della cultura e della ricerca.

E chi meglio di Rita Levi Montalcini poteva rappresentare una sorta di legame tra i due ambiti?

A dieci anni dal primo spettacolo e a sei dalla scomparsa della neurologa, accademica e senatrice a vita italiana

Questo spettacolo continua a essere dedicato a lei, alla donne e alle ricercatrici

 

Quintetto di Marco Chenevier – Tact 2018 – Foto di Fabrizio Caperchi

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