Ritorna, da oggi a mercoledi 18 Settembre al Teatro Miela di Trieste, i 1000 (O)cchi, Festival internazionale del cinema e delle arti.

Nonostante tutto, nonostante il taglio dei fondi il Festival, “I 1000 Occhi” torna, più in forma che mai.

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Non c’è mai stato un dubbio, nelle parole espresse dal Direttore del festival Sergio M. Grmek Germani durante la conferenza stampa di presentazione di martedì, se fare il Festival ma solo COME farlo.

Questo anche grazie al sostegno fondamentale delle Fondazioni CRTrieste e Casali.

Il Festival continua non per un ‘diritto all’eternità’ ma per una considerazione sulla Qualità dei contenuti proposti da parte di chi ha voluto sostenerlo.

Omaggio a Franco Pavioli, Premio Anno Uno 2019

Omaggio in apertura di Festival a Franco Pavioli, cui verrà consegnato anche il Premio AnnoUno.

Un cineasta sempre piaciuto agli organizzatori per il modo in cui si rapporta al fare cinema e a cui

piace costruire un cinema che richiami i valori della musica e della pittura più che le regole del teatro

Autore di quattro lungometraggi, due mediometraggi e molte altre opere, durante l’omaggio verrà presentata la sua personale completa.

Autore che si è considerato outsider, un po come Piavoli, è Peter Schreiner.

Il paesaggio italiano di Peter Schreiner

Collaboratore del festival da molti anni è il critico finlandese Olaf Moeller, uno dei massimi studiosi di cinema e attento spettatore, che ha presentato la rassegna dedicata a Schreiner.

La rassegna  delinea il primo capitolo del percorso ‘Popolo e paesi d’Italia nel cinema di Peter Schreiner; un lavoro, quello di S., che si divide in due parti, con un gap nel mezzo di dieci anni in cui l’autore ha vissuto una grossa crisi spirituale e professionale.

Una crisi dovuta anche al non successo di uno dei film, che l’autore ha visto come un fallimento nel suo modo di  comunicare.

Due i film del cineasta austriaco nel cartellone dei 1000 occhi: I cimbri (Austria, 1981) e Bellavista (Austria, 2006).

Castelli di sabbia e molto altro

Spazio ai giovani e alle donne nel Cinema con la rassegna “Castelli di sabbia, III- INGOIARE LA LUCE curata da Mila Lazić che vede tra le ospiti e protagoniste durante il Festival Bojana Burnać, Hana Jušić e  Jelena Maksimović, autrice e montatrice.

Quest’ultima, insieme alle colleghe e ai colleghi , rappresenta sicuramente una nuova corrente del cinema di origine balcanica

Grazie alla collaborazione con la Cineteca del Friuli, main partner del Festival, rappresentata alla conferenza da Livio Jacob, sarà possibile la visione della riedizione digitale di Maria Zef di Vittorio Cottafavi.

Quest’anno infatti, tra i vari filoni del Festival verrà affrontata la prima del parte del percorso “Ecologia di un delitto. Siro Angeli e Paola Drigo nella geografia infinita di V.C.”

Impreziosisce il Festival un focus, realizzato con l’aiuto di Marina Silvestri, su Anna Gruber, segretaria di edizione di tre film di Pietro Germi.

Grazie a un lavoro minuzioso di Enzo Pio Pignatiello e Simone Santilli sulle varie versioni italiane in pellicola un altro tassello importante dei 1000 Occhi riguarderà il “Genio di Laurel & Hardy”

Tutti gli ospiti presenti durante il festival, gli incontri e i film in programmazione qui

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