“Dietro le quinte c’è il caos distillato in uno spazio molto piccolo” (cit. William Alexander)
Alla scoperta dei meandri più nascosti del nostro amato Teatro Rossetti di Trieste, sospesi in un tempo irreale che ci fa viaggiare nel lontano 1878 e che stupisce e incanta ogni spettatore.
Ma siamo davvero spettatori? Permettetemi di dire che no, non lo siamo. Siamo attori, costumisti e persino elettricisti. Perché il Teatro cela i suoi misteri dietro ogni trave, ogni interruttore e si apre nella sua segreta maestosità dalla graticola più alta che nemmeno osiamo immaginare.
Accompagnatori di quest’avventura sono stati Ester Galazzi ed Emanuele Fortunati, attori della Compagnia Stabile, che momento dopo momento ci hanno spalancato le porte di questi luoghi magici svelando e rivelando storie che solo chi vive il teatro in ogni sua forma può conoscere.
Guide spigliate, poliedriche e attente, pronte a segnalare scalini fantasmi, accendere luci e incendiare la fantasia del pubblico/protagonista con la meraviglia e la potenza dell’Immaginazione e dell’Arte.
Ogni recondito cantuccio è diventato il nostro angolo di paradiso, illuminati dal fascio di luce che fa tremare forte il cuore.
Tra gorgheggi, scioglilingua e risate ci siamo appropriati di un Teatro che oggi sentiamo più vicino, intimo come un amico a noi caro e che ci era mancato più che mai.
Il nostro Teatro è vivo! Vibra sotto i nostri passi, respira e si illumina proprio come fanno i nostri occhi quando scorgono le stelle che popolano il cielo della cupola che ci emoziona tanto.
Ogni spettatore dovrebbe sperimentare un’esperienza simile, a strettissimo contatto con chi, col teatro, ha scelto di condividerci la vita. Ogni settimana troveremo un attore diverso a rivestire i panni della “guida”, con aneddoti sempre nuovi e intriganti.
Per concludere il giro verrà stappata un bottiglia di Prosecco, per festeggiare questo ritorno, questo rinnovato pubblico con le mascherine ma gli occhi ridenti.
Eppure in cuor nostro sappiamo che, in fondo, il miglior brindisi è e sarà sempre quello per Lui.
Bentornato Teatro!
