Il 19 dicembre, il magico concerto “Un Dono di Natale” prende vita al teatro Rossetti di Trieste

Natale è alle porte, sebbene l’assenza di neve e il covid incombente tentino di farcelo scordare. Tuttavia, è bastata la magica serata del 19 dicembre al teatro Rossetti ad accendere l’atmosfera natalizia.

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C’è chi a Natale gioca alla tombola, chi mangia il panettone, ma la tradizione migliore sta nello scambiarsi gentilezze più che pacchetti regalo. Interpretando al meglio il vero spirito della festa, il Rotary International e il Lions International hanno collaborato con il Rossetti per preparare un dono molto speciale.

Ed è così che nasce il magico concerto di beneficenza “Un Dono di Natale”. Concerto il cui ricavato sarà poi devoluto all’Ospedale Infantile “Burlo Garofolo”, che potrà così avvalersi di una nuova ed efficiente apparecchiatura per il reparto di radiologia.

Il concerto

Il sipario si alza rivelando la FVG Orchestra illuminata da una luce soffusa e un meraviglioso albero di Natale proiettato sullo sfondo. Ci troviamo, quindi, subito catapultati in un’atmosfera gioviale e festosa, in cui si inserisce perfettamente la raggiante presentatrice della serata, Daniela Ferletta.

Accanto a lei ci sono il grande direttore d’orchestra Alessandro Vitiello e l’eccellenza del mondo della lirica Daniela Barcellona.

Splendido mezzosoprano e orgoglio triestino, Daniela Barcellona ha girato il mondo, dal Teatro alla Scala di Milano al Metropolitan di New York, tornando a casa per incantarci in quanto madrina della serata. Il suo ruolo però è duplice, presentandosi anche come fata madrina dei giovani talenti che vanno a esibirsi nel corso dell’evento.

Parliamo di Alberto Olivo al pianoforte, del mezzosoprano Kimika Yamagiwa, del soprano Claudia Mavilia e della violinista Giada Visentin. Daniela Barcellona sa che molti giovani hanno visto i propri sogni sfumare durante il lockdown e appare quindi entusiasta di poter far risplendere queste giovani stelle. In loro rivede un po’ della sé stessa di un tempo, le sue vecchie paure, i suoi dubbi, le sue gioie.

Certamente il pubblico vi ha notato anche tanto talento, dedizione e una magnifica passione.

Le quattro giovani promesse

In un viaggio emozionante da Puccini a Bizet a Hoffenbach, cominciamo con Alberto Olivo che esegue meravigliosamente le variazioni sinfoniche di César Franck. Ci sono poi una brillante Kimika Yamagiwa con “Cruda sorte” da “L’italiana in Algeri” di Rossini, Giada Visentin che esegue appassionatamente “Introduzione e Rondò Capriccioso” di Saint-Saens, la meravigliosa Claudia Mavilia nei panni di Mimì in “La Bohème” di Puccini e molto altro ancora.

Una nota di merito va alla giovanissima soprano Mavilia che ha saputo costruire un’atmosfera sognante con la sua tenera interpretazione, incantando il pubblico a tal punto da essere richiamata in scena una seconda volta per godersi gli applausi scroscianti.

Non c’è quindi da stupirsi che queste quattro promesse del mondo della musica abbiano riscosso successi a livello nazionale e internazionale. Anche la stessa Daniela Barcellona ci fa dono della sua splendida voce con l'”Habanera” dalla “Carmen”, vivace ed espressiva come solo lei sa essere.

E si esibisce perfino in un irresistibile duetto con le sue colleghe Yamagiwa e Mavilia.

Lo Schiaccianoci

Tra un’esibizione e l’altra seguiamo il fiabesco filo rosso dello Schiaccianoci di Tchaikovsky. Mentre la FVG Orchestra esegue con la consueta maestria le musiche del balletto che ha fatto da colonna sonora a così tanti Natali, la danza riempie il palcoscenico.

In un tripudio di colori, entrano in scena i giovani e giovanissimi allievi di alcune scuole di ballo guidati da un personaggio d’eccezione: il ballerino Angelo Menolascina del corpo di ballo dell’Arena di Verona. Sono poi tre i solisti dall’incantevole grazia: Luisa Spina, Fabiana Miceo e naturalmente Angelo Menolascina.

Il gran finale arriva con la prima esecuzione assoluta di un soave canto di Natale composto da Marco Taralli, con i testi di Pino Roveredo e la partecipazione dei Piccoli Cantori della città di Trieste.

La magia del Natale prende quindi forma in un turbinio di celestiali melodie e stupende emozioni per un’iniziativa così nobile come quella promossa con “Un Dono di Natale”.

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