In occasione della Barcolana, uno dei più grandi eventi velistici del mondo, i cinque maggiori teatri triestini fanno rete e lanciano la Notte Blu.

Con questo “pezzo” diamo inizio a quella che consideriamo una nuova avventura: l’apertura di una nuova redazione a Trieste.
Non potevamo iniziare in un modo migliore che raccontando la Notte Blu dei teatri.

- Advertisement -

La notte di sabato 3 ottobre, ha visto i cinque maggiori teatri triestini protagonisti di uno degli appuntamenti “a terra” di questa quarantasettesima Barcolana.
La città è stata coinvolta in una maratona teatrale che ha visto impegnati il Teatro Verdi, lo Stabile Sloveno; il Teatro la Contrada; il Rossetti e il Teatro Miela location, quest’ultima, per la festa conclusiva della serata.

La nuance, che dà il nome all’evento, non è stata scelta a caso; infatti l’intento è stato quello di creare un chiaro riferimento al mare; che non solo è l’elemento protagonista della Barcolana, ma anche un elemento essenziale nella vita degli abitanti del golfo.
Il blu è stato il leitmotiv di tutto il percorso teatrale che abbiamo seguito durante tutta la notte.

La Notte Blu è stata anche un’occasione per aprire le porte del teatro anche a chi non ne è un abituale frequentatore. La manifestazione, infatti, è stata proposta a prezzi più che popolari, prevedendo un ingresso dal costo simbolico di un euro per spettacolo.
Ovvio sottolineare la bellezza dei luoghi, dal Teatro Verdi al Rossetti, dalla Contrada all’eccentrico Miela.
Una nota di apprezzamento particolare, personalmente, mi sento di riferirla allo Stabile Sloveno, oltre che per la particolarità della struttura, dall’organizzazione è stata dimostrata una notevole attenzione ai particolari: dalle maschere vestite da marinai, al sottofondo musicale del bar con canzoni che avessero nel testo la parola blu; fino alla somministrazione di cocktails di color blu; non ultima l’inventiva con cui hanno intrattenuto il pubblico: dallo spettacolo in sala al viaggio tra lo scheletro della struttura.

Quello della Notte Blu è stato l’esempio di un modo di gestire e fare teatro per le persone e con le persone; sembra il concetto più scontato che possa esprimersi, eppure troppo spesso sembra smentito da una realtà orientata diversamente.
I cinque teatri triestini hanno messo in campo una forte sinergia tra le direzioni artistiche e gli uffici stampa affinché fosse garantita la riuscita dell’evento.
Direttori artistici ad assistere in prima fila agli spettacoli degli altri teatri coinvolti; uffici stampa correre per arrivare in tempo cercando di tenere il passo con la maratona. Tutto in un clima di collaborazione.

Dei teatri che fanno rete, sembrava impossibile e invece…!

- Advertisement -

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.