“L’arte del ballare”Danza, cultura e società a corte fra XV e XVII secolo di Alessandro Pontremoli

Un’aggiornata messa a punto degli Studi di danza per il periodo che va dal XV secolo al tramonto dell’Antico regime

Gli Studi di danza negli anni del secondo millennio si sono posti nuovi quesiti e hanno esplorato nuovi campi d’indagine. Il periodo che va dalla comparsa dei così detti trattati di danza manoscritti del XV secolo fino al tramonto dell’Antico regime è un terreno di ricerca fecondo e un utile osservatorio per comprendere la genesi di alcuni aspetti della cultura e della società italiana ed europea.

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La “Parte prima” del volume (Edizioni di Pagina, Collana “Duepunti”, pp. VI-144, più 8 pp. di immagini BN e a colori) affronta la dialettica fra storia e memoria: nel XV e nel XVI secolo, fra le nascenti pratiche della rappresentazione la danza, in un connubio “armonico” complesso e articolato con la musica, è considerata alla stregua di un’arte della memoria, una strategia per trattenere il significato, trasformarlo e tramandarlo.

Nella “Parte seconda” si indaga il rapporto che si stabilisce fra educazione alla danza e sua pratica all’interno della corte: a partire dal Rinascimento il complesso sistema del processo di civilizzazione proprio dell’età moderna passa attraverso la trasformazione del corpo danzante come test di appartenenza sociale, strumento educativo e di controllo e luogo di potere per orientare pratiche, routine e comportamenti.

La “Parte terza” del volume indaga, infine, i rapporti fra immagine e danza nel complesso gioco di rimandi culturali della società di Antico regime, e si pone la questione cruciale di quanto e secondo quali condizioni la rappresentazione pittorica e figurativa possa essere considerata un documento storico in grado di restituirci il senso di una pratica performativa.

L’autore

Alessandro Pontremoli è professore ordinario di Discipline dello Spettacolo presso il DAMS dell’Università degli Studi di Torino. È autore di numerosi saggi sulle forme e le estetiche coreiche, in particolare dei secoli dal XV al XVIII e della contemporaneità.

Fra i suoi volumi: Danza e Rinascimento. Cultura coreica e “buone maniere” nella società di corte del XV secolo (2011; Premio Pirandello 2013- 2014); La danza nelle corti di antico regime. Modelli culturali e processi di ricezione fra natura e arte (2012); Elementi di teatro educativo, sociale e di comunità (2015); La danza 2.0. Paesaggi coreografici del nuovo millennio (2018); La danza: organizzare per creare. Scenari, specificità tecniche, pratiche, quadro normativo, pubblico (con G. Ventura, 2019).

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