L’arte del Drag di Jake Hall

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Luci, Glamour, Azione!

“L’arte del drag” (Editore Quinto Quarto, 133 pagine con evocative e bellissime illustrazioni di Sofie Birkin, Helen Li, Jasjyot Singh Hans, traduzione di Mauro Maraschi) è coloratissimo libro che racconta quel mondo “Drag” queen” il melodioso termine inglese che definisce gli artisti (detti Drag singer) che si esibiscono in canti, imitazioni, cabaret e balli, indossando trucco e abiti femminili.

Come ci narra “l’enciclopedia libera” l’etimologia del vocabole è oggetto di controversia. Il primo uso documentato della parola “drag”, usato per descrivere attori vestiti con abiti da donna, risale al 1870. Un’altra etimologia – di matrice popolare – suggerisce che “drag” sia l’acronimo di “Dressed Resembling A Girl” (vestito come una ragazza), usato per descrivere il travestitismo teatrale maschile.

“Queen” potrebbe provenire invece dall’atteggiamento di finta regalità inscenato dalle persone che fanno drag. È anche collegato ai termini quean o qwene, che in anglosassone significavano semplicemente “donna”, venendo in seguito usato riferendosi a donne promiscue e a uomini gay: la parola anglosassone potrebbe a sua volta derivare dall’olandese antico quene (donna anziana).

In lingua inglese inoltre il solo termine “drag”, in questa accezione, significa portare abiti caratteristici del sesso opposto, ed è usato come verbo o come aggettivo, ma non come sostantivo.

In Italia il termine “drag queen” è spesso abbreviato semplicemente in “drag” (esempio: “È una drag celebre”), cosa non possibile in inglese, dato che la parola “drag” usata come sostantivo ha molti altri significati.

Il presente libro scritto da Jake Hall trasporta il lettore in un caleidoscopio mediante la più “splendida e splendente” forma creativa, passando in rassegna l’arte della performance, quella del glamour, del freak, del carisma, della popolarità, senza tralasciare l’arte della “rivolta”, il tutto condito con significativi riferimenti a generi che si intersecano con la “storia della danza e del balletto”, per giungere al cinema, al teatro sperimentale, al dizionario drag, alle importantissime lotte per i diritti… e molto altro per fugare ogni dubbio, e stupire con ironia ed intelligenza.

Jake Hall è uno scrittore freelance londinese il cui lavoro spazia dalla moda e dalla cultura pop ai diritti umani e alla giustizia sociale. Suoi contributi sono apparsi su VICE, British Vogue, Dazed Digital, i-D e SHOWstudio.

Sofie Birkin è una illustratrice britannica queer. Ha creato illustrazioni queer e trans-inclusive per Cosmopolitan e Playboy.

Helen Li è un’illustratrice australiana con sede a Varsavia. Ha lavorato con Google, Facebook, Dropbox e Redbull.

Jasjyot Singh Hans è un illustratore indiano con sede a Baltimora. Ha collaborato con Google, New York Times e Vogue India.

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