Protagonisti della danza del XX secolo di Elena Randi

Poetiche ed eventi scenici

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Il senso della presente opera è quello di affrontare con autorevolezza gli incroci fondamentali dell’arte della danza, da quella simbolista, alla ricerca in campo scenico e alla poetica, passando dalle concezioni teoriche e coreografiche di Isadora Duncan, alla poetica e pedagogia, le creazioni per la scena, la coreografia intesa come maturazione dell’animazione intima (ma anche la costruzione intesa a tavolino), la ricerca dell’integrità dell’essere umano, lo spirito dell’astrazione, i moduli compositivi, l’autonomia dei generi, sperimentazione e performance, e molto altro ancora indirizzati allo svolgimento stilistico ed estetico di un’edizione coreica.

Il libro è un felice excursus capace di offrire agli studi in materia di danza un caleidoscopio dentro la formazione sui fondamenti. Due capitoli filologici su tutti danno il senso della portata, quello dedicato al Tanztheater di Pina Bausch e quello dedicato al coreografo Vaclav Nijinsky.

Il volume (Carocci Editore, collana “Studi superiori”, 258 pagine con illustrazioni) tratta di nove coreografi di primissima grandezza attivi in un periodo compreso tra la nascita delle avanguardie storiche e la conclusione del XX secolo e ne analizza la poetica e il modo in cui ciascuno di loro la traduce nell’evento scenico.

Gli artisti prescelti (Loie Fuller, Isadora Duncan, Vaclav Nijinskij, Mary Wigman, Martha Graham, Alwin Nikolais, Merce Cunningham, Simone Forti e Pina Bausch) marcano tappe fondamentali della danza di ricerca nell’epoca di riferimento.

Molti di loro celebrano il corpo del danzatore, convinti che il fisico non costituisca affatto una sfera minore rispetto allo spirito, mentre altri tendono ad occultarlo, in certi casi “fondendolo” con lo spazio circostante e così trasformandolo in altro da sé; c’è chi mira ad esprimere lo sfaccettato mondo interiore e chi si propone di cancellare o almeno di ridurre l’elemento emotivo; taluni coreografi seguono unplot, di contro ad altri che abbandonano ogni intento “letterario” spesso a favore di una sintomatica focalizzazione sul significante, o ad altri ancora la cui fonte ispiratrice principale risiede nell’arte figurativa.

L’autrice

L’autrice, Elena Randi, è professore ordinario all’Università di Padova, dove insegna Storia della Danza (magistrale) e Storia del Teatro e dello Spettacolo (triennale). Le sue pubblicazioni concernono da un lato il teatro romantico, dall’altro la danza soprattutto primo-novecentesca. Fra le sue monografie, “La modern dance. Teorie e protagonisti” (2018). Di recente è uscita la sua traduzione italiana di Ted Shawn, “Ogni più piccolo movimento” (Audino, 2018).

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